Cisl: “Il Governo nazionale non può abbandonare le scuole di Palermo”

L’ORGANIZZAZIONE SINDACALE FA QUADRATO ATTORNO AI 519 COLLABORATORI SCOLASTICI DA MARZO SENZA STIPENDIO. E SOLLECITA COMUNE, PREFETTURA ASSESSORATO REGIONALE ALL’ISTRUZIONE E UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE A FARE FRONTE COMUNE PER CHIEDERE A ROMA GARANZIE CERTE PER STUDENTI E LAVORATORI

“Ormai è una vera e propria emergenza sociale, non solo è necessario provvedere subito ad una soluzione che assicuri la continuità lavorativa ai 519 collaboratori scolastici ex Lsu, ma è anche urgente e non più rinviabile una nuova dotazione organica con le figure necessarie al reale funzionamento delle scuole di Palermo e provincia, per garantire così un posto di lavoro anche ai precari del settore”.

Ad affermarlo al termine dell’incontro che si è tenuto al Comune di Palermo sull’emergenza vissuta in questi giorni dalle scuole di Palermo e provincia , per via della mancanza dei collaboratori scolastici, sono Mimmo Milazzo Segretario Cisl Palermo Trapani e Francesca Bellia Segretario Cisl Scuola Palermo Trapani.

“In ballo c’è il futuro delle famiglie di questi lavoratori da marzo senza stipendio, e il diritto allo studio per gli studenti della città che in questi giorni frequentano istituti con scarse condizioni igieniche e ad orari, in molti istituti, ridotti. Il rischio che venga invalidato l’anno, dato che sono obbligatori 200 giorni di lezione, è serio”.

“A questo punto – prosegue la nota della Cisl – è essenziale una forte sinergia fra amministrazione comunale, Prefettura, assessorato regionale all’Istruzione e Ufficio scolastico regionale che richiami il Governo nazionale affinché individui subito le soluzioni alle vertenze, con riferimento ai precari della scuola e gli ex Lsu, dalle quali dipende il funzionamento del sistema scolastico”.

“Invece di proseguire con i tagli – dicono i dirigenti della Cisl – il ministero alla Pubblica Istruzione deve piuttosto rideterminare gli organici di collaboratori scolastici, assistenti tecnici, personale di segreteria, per ampliare i posti, assicurando lavoro ai precari, ma soprattutto per garantire alle famiglie palermitane una scuola che finalmente funzioni”.


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