Cinquecento di questi giorni

È tornata. L’aspettaste o no. Complice la recente ondata di nostalgia che sta colpendo da un paio di anni a questa parte le case automobilistiche europee (Mini vi dice niente?), in Fiat hanno deciso di presentare al mondo l’erede della vecchia Cinquecento proprio nel giorno del suo anniversario. Esattamente il 4 luglio di 50 anni fa, veniva presentata forse la macchina più rappresentativa dell’intera storia italiana. Quella che tutti i nostri padri hanno avuto o avrebbero desiderato possedere.
 
Cornice dell’evento, una Torino addobbata a festa ed uno spettacolo sul fiume che ha visto la presenza di quasi 100.000 “nostalgici” e non. E così eccola qua. Un’auto totalmente nuova, ma che nelle sue linee mantiene intatto tutto il fascino del vecchio modello, aggiornato e rivitalizzato per i giorni nostri. Fa quasi tenerezza in tempo di cambi automatici, robotizzati e altre diavolerie, pensare che la piccola utilitaria torinese avesse bisogno di quel lesto colpettino al gas per evitare la più classica delle ‘grattate’, magari con gli amici attorno pronti allo scherno. Ma così era quando i giovani italiani (oramai al giro di boa degli ‘anta’) vivevano gli anni del boom in fabbrica e poi tornavano a casa nella loro piccola utilitaria faticosamente acquistata dopo innumerevoli sacrifici.
 
Ma come verrà recepita la nuova 500 dal pubblico? Sembrerebbe proprio bene, a giudicare dall’attesa creatasi da quando la Fiat ne aveva annunciato la costruzione e la presentazione per il 4 luglio. Immediatamente è stato tutto un proliferare di ipotesi sulla nuova livrea della vettura. Avrà le forme del vecchio modello? Costerà poco? Riuscirà a consolidare il periodo positivo della Fiat? Queste le domande ricorrenti di milioni di appassionati in rete che ieri hanno finalmente trovato una risposta ai loro assillanti dubbi. La nuova 500, comunque, potrà piacere o meno, ma di fatto si è già imposta come un’icona modaiola. Non a caso Sergio Marchionne, amministratore delegato della Fiat, aveva sentenziato qualche giorno fa:

“Voglio che la Fiat diventi l’Apple dell’auto. E la 500 sarà il nostro iPod”. Segno inequivocabile che la 500 mira ad essere prima di tutto un’auto di moda, per chi non bada troppo al prezzo e vuole solo gareggiare sugli optional.
 
Vedremo come andrà a finire. Per adesso, bentornata 500!

Daniele Giuseppe Bazzano

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