Dopo l'articolo di MeridioNews sul rudere nel quale si trovano numerosi cadaveri di animali, l'ufficio di gabinetto del sindaco annuncia un'inchiesta per accertare le responsabilità dei propri dipendenti. Uno in particolare, al centro delle polemiche anche perché avrebbe anche interrotto senza motivo il servizio di ricovero per i randagi
Cimitero dei cani nell’oasi del Simeto, interviene il Comune Avviata un’indagine interna sul dirigente responsabile
«Da notizie di stampa sono emerse altre circostanze, ancora da verificare, attribuite ai vertici del Progetto animali, è stato deciso di estendere l’indagine interna anche ai nuovi fatti». Con una nota dell’ufficio di gabinetto del sindaco Enzo Bianco, l’amministrazione comunica gli accertamenti in seguito ai numerosi cadaveri di cani ritrovati in una struttura all’interno dell’Oasi del Simeto, caso sollevato da MeridioNews. Al centro dell’indagine c’è Rosario Puglisi, dirigente del servizio Ecologia, Randagismo e progetto animali del Comune.
Secondo le testimonianze raccolte dal nostro quotidiano, grazie alla segnalazione dell’associazione Teg4friends, il luogo in questione non è un sconosciuto al Comune di Catania che, anzi, lo utilizza, anche se non ufficialmente. Come racconta un senzatetto che vive assieme a 12 cani, un dipendente gli avrebbe mostrato il rudere all’interno dell’Oasi nel quale trasferirsi assieme agli animali. E a essere a conoscenza dello spostamento sarebbe stato anche lo stesso Rosario Puglisi.
Il nome del dirigente emerge anche in un’altra vicenda, quella legata alla comunicazione di sospensione delle attività di ricovero dei randagi in città. «Non vi è alcuna sospensione», garantiscono i vertici di palazzo degli Elefanti. Che, nella nota, scrivono di «atti incongruenti» a firma di Puglisi. «Alla luce degli accertamenti anche finanziari effettuati – prosegue la nota – abbiamo chiesto al dirigente una immediata revoca della sua comunicazione, invitandolo a mettere subito in campo tutte le azioni per assicurare la continuità del servizio».