La piccola orchestra dei Modena City Ramblers, l’associazione Libera e tutta la carovana antimafia, nel loro viaggio lungo l’Italia, passano anche da Catania. Per l’esattezza da Contrada Casa Bianca (Belpasso), terreno da poco confiscato alla mafia. Quale occasione migliore per fingersi redattore serio, proporre di intervistare i Modena e rendersi irreperibile per il Job Orienta?
Così, dopo una lunga serata aspettando le adesioni, gli impegni e le disponibilità di auto, si decide. Il primo gruppo di eroi si incontra al Monastero dei Benedettini.
Dopo averla “scarruzziata” per il G8 e il 25 aprile, oggi tocca alla Santangelo prendere la sua Vanda la Panda e ricambiare il passaggio. Appuntamento in un imprecisato punto di piazza Eroi d’Ungheria alle 15.20. Almeno imprecisato per la suddetta, ma tale piazza è già troppo lontana da casa sua, impossibile conoscerne i dettagli.
Con mia immensa sorpresa il ritardo è di soli 4 minuti, pertanto, fatti i dovuti scongiuri (non è maschilismo, basta leggere qualche rigo più avanti), salgo in macchina e partiamo con direzione Piazza Dante. Lì ci aspetta il tardivo Salvo Catalano.
Anche lui è in ritardo, altrimenti che tardivo sarebbe? “Magari è dentro in Facoltà?”. Così mi tocca scendere e farmi un giro. Punto la redazione, evitando felinamente questo e quel conoscente, ma non lo trovo. Allora mi giro velocemente e provo a scappare, ma vengo catturato. Incontro un amico appena mollato dalla ragazza. Provo a liberarmene. “Guarda ho fretta, devo scappare. Cercavo solo un amico, avevo appuntamento con lui. Ciao”.
Obiettivo raggiunto. Ma la gloria dura poco. In lontananza si alza un ditino. “Scusa puoi avvicinare?”. Festa a sorpresa, il prossimo giovedì, ci ho appizzato pure dieci euro di regalo.
Alla fine riesco ad uscire, raggiungo di nuovo la Panda ma Salvo non c’è. Un minuto dopo passa con la sua Ka, abbassa il finestrino e dice: “Sto posteggiando”.
Ci siamo, possiamo andare a raccogliere la seconda tranche di redattori, appuntamento al Gelso Bianco. Il viaggio procede bene, senza intoppi, ma ad un certo punto, lungo l’Asse dei Servizi, raggiungiamo per la prima volta i 70 Km/h. Ci andrebbe la quinta. Santangelo prova a metterla, la macchina ha un sussulto, credo sia la terza. Avverto la guidatrice, secca risposta: “Le Pande fanno questo difetto”.
Sarà?!?
Arriviamo al rifornimento in autostrada. Ma Pirrello dov’è? Avrà sbagliato rifornimento, ormai lo conosco bene. Lo chiamo, senza aspettare un suo eventuale ritardo, infatti è in Tangenziale. “Due minuti e arrivo”. Detto fatto. Modena stiamo arrivando.
Pirrello con il suo navigatore Palumbo-Daniele-Isacco vanno avanti, noi continuiamo il viaggio in terza lungo l’autostrada.
Ad un certo punto, mosso da pena verso la povera Fiat, chiedo a Santangelo-Danica Patrick di poter cambiare io la marcia. Lei preme la frizione, io metto finalmente la quinta e la macchina urla di gioia.
Il navigatore non funziona e ci mettiamo un po’ per arrivare, ma alla fine ci siamo. Sono arrivato vivo, adesso posso finalmente cantare e ballare contro la Mafia.
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