Chiude la Finestra di Tano Festa

Il prossimo 22 aprile la Finestra sul Mare, monumentale opera realizzata nel 1986 dall’artista di fama internazionale Tano Festa, verrà simbolicamente incappucciata da un drappo blu che porterà la scritta “Chiuso, close, fermè”. 500 tra studenti, artisti e critici d’arte saranno i testimoni di questo evento.

L’opera di Tano Festa giace in pessime condizioni, la salsedine del mare sta lentamente corrodendo l’opera. Dunque la scelta della chiusura presa da Antonio Presti che aveva commissionato l’opera per Fiumara d’Arte, il museo a cielo aperto, voluto e realizzato dall’eccentrico mecenate siciliano.

L’operazione si configura come “rifiuto del rifiuto”. “Nel rifiuto dello Stato, spiega Presti, di riconoscere e tutelare Fiumara d’Arte c’è un messaggio inequivocabile che nega il mondo della cultura. Per questo ho deciso di ribaltare le posizioni e di rifiutare io per primo questo Rifiuto dello Stato che dura ormai da venti anni.”

Fiumara d’arte nasce nei primi anni ottanta nel territorio tra Tusa e Santo Stefano di Camastra in provincia di Messina “su terreni demaniali e non per caso, ma per una precisa scelta politica, perché io non ho mai, ribadisce Presti, voluto possedere l’opera ma soltanto l’idea. In una società in cui tutto è al servizio del denaro ed è subordinato al possesso dei beni, il primo atto di rinuncia in grado di sublimare la materia rispetto all’opera d’arte è proprio la bellezza, perché essa può manifestarsi anche soltanto come idea, come puro pensiero.”

Oltre i motivi di ordini pratico, la Finestra si sta sgretolando, ci sono delle motivazione “altre” che portano alla chiusura dell’opera: “Con questo gesto voglio aprire una riflessione sull’impegno etico e civile rispetto all’arte, rincara Presti. Negando Fiumara d’Arte, ignorandola e condannandola all’abbandono, le istituzioni hanno negato anche la possibilità di una crescita turistica per i paesi inseriti nel percorso di Fiumara. L’arte non è abusiva, la bellezza non è un reato, non sono i codici di un diritto sancito da altri uomini a stabilire ciò che è giusto. All’indifferenza non si deve rispondere con l’indifferenza, soprattutto oggi, in un mondo dominato dalla sola logica economica, in un tempo in cui l’immobilismo della regione Sicilia è rappresentativo della paralisi delle ideologie liberali nei confronti di tutto ciò che è cultura, arte, bellezza. L’immobilismo mira a bloccare il divenire, a paralizzare il pensiero. Occultare la scultura di Tano Festa è una risposta politica ed artistica importante per spingere al rispetto dell’opera e, attraverso essa, del pubblico.”

http://www.ateliersulmare.it/web2/fiumaradarte.htm

Rocco Rossitto

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