Sono 63 i contagi accertati ma i numero potrebbero salire ancora. Per questo motivo il primo cittadino Ruggero Strano vuole la fascia rossa per la comunità che amministra. «Valuteremo anche lo stop all'asporto», dice a MeridioNews
Chiesta zona rossa per il Comune di Castel di Iudica Sindaco: «Mangiate abusive e giocate a carte nei bar»
Mangiate abusive e giocate a carte nei bar. Il virus però non è rimasto a guardare e adesso il Comune di Castel di Iudica rischia di entrare in zona rossa. A chiedere la misura restrittiva è stato il primo cittadino Ruggero Strano. Adesso si attende la risposta da parte della Regione Siciliana attraverso il presidente Nello Musumeci e l’assessore alla Salute Ruggero Razza. Misura analoga è stata chiesta dal commissario che regge il Comune di Ramacca. Mentre sono già in zona rossa Capizzi e San Fratello, in provincia di Messina, e Milena in provincia di Caltanissetta.
In un quadro generale in cui la curva dei contagi continua a salire a Castel di Iudica hanno fato scalpore alcune foto che hanno immortalato una mangiata abusiva, a quanto pare organizzata alla vigilia di Natale, e le scene dei bar pieni di avventori intenti a giocare a carte. «Se ognuno di noi avesse attuato le prescrizioni anziché fare mangiate il nostro territorio non avrebbe tutti questi contagi», ha ribadito il sindaco durante una diretta Facebook del 4 gennaio.
«Al momento abbiamo 63 positivi – spiega Strano contattato telefonicamente da MeridioNews – ma nelle prossime ore potrebbero aumentare, superando i cento, almeno secondo quello che mi ha garantito l’Usca. Abbiamo già provveduto a chiudere le scuole fino al 16 gennaio e a sospendere il mercato settimanale. Aspettiamo – aggiunge – la decisione della Regione». L’ipotesi, in caso di ulteriore aumento dei contagi, potrebbe essere anche uno stop all’asporto. «C’è stato chi giocava a carte e a biliardo malgrado i controlli della polizia locale in un territorio che ha diverse frazioni. Riguardo le mangiate c’è stato un grosso gruppo di persone che ha fatto la vigilia di Natale insieme contagiandosi tra loro. Tra loro anche qualcuno che dovrebbe dare l’esempio».