I Carabinieri del NOE di Catania, nella prosecuzione delle attività di controllo nel
settore delle cave predisposta dal Comando Carabinieri per la Tutela Ambientale,
hanno proceduto a effettuare nuove attività ispettive in provincia di Ragusa ove è
stata sottoposta a controllo una cava di calcarenite sita in contrada Coniglio di
Chiaramonte Gulfi.
All’atto della verifica è emerso che la Ditta che esercitava l’attività estrattiva, pur
essendo dotata dell’Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata nell’anno 2016 dai
competenti uffici della Provincia Regionale di Ragusa, di fatto esercitava
abusivamente l’attività di frantumazione non essendo mai stata comunicata la
messa in esercizio dell’impianto.
La verifica tecnica dell’area dell’impianto di
frantumazione ha evidenziato, infatti, che mancava totalmente, per non essere mai
stato istallato, l’impianto di abbattimento delle polveri, che, difatti, sono state notate
essere costantemente presenti in grande quantità per tutta l’area della cava e zone
circostanti con pregiudizio dell’ambiente e, in particolare, della stessa salute dei
lavoratori presenti, “costretti”, loro malgrado, ad operare in ambiente costantemente
invaso da polveri sottili.
Sono state rilevate altre gravi carenze nel settore della sicurezza e della
prevenzione degli infortuni dell’impianto che è stato posto sotto sequestro.
Il sequestro è stato convalidato dall’Ufficio del Giudice per le Indagini preliminari
del Tribunale di Ragusa su parallela richiesta del Magistrato di Turno. Il titolare dell’impianto di cava, è stato deferito alla Procura della Repubblica di
Ragusa.
(Fonte: nucleo operativo ecologico carabinieri di Catania)
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