Tra gli indagati finiti in manette nell'inchiesta della procura di Palermo il nome che spicca è quello del professore universitario di Raffadali, nonché numero uno dell'Ast ed ex commissario della Camera di commercio di Catania. Con amicizie politiche da destra a sinistra, passando per Montante
Chi è Lo Bosco, presidente Rfi arrestato Incarichi di prestigio e molti sponsor politici
Dario Lo Bosco, originario di Raffadali, presidente di Rfi, rete ferroviaria italiana, finito oggi agli arresti domiciliari nell’ambito di un’indagine su un giro di tangenti, ha ricoperto in questi anni molti incarichi di prestigio e responsabilità, diventando un consolidato punto di riferimento di politica, categorie, Confindustria per prima e mondo imprenditoriale.
Professore universitario, associato presso l’Università di Reggio Calabria, è presidente dell’Ast, l’Azienda siciliana dei trasporti. È stato, tra le altre cose, commissario straordinario alla Camera di Commercio di Catania, presidente dell’Autorità portuale di Messina. La fila degli sponsor politici di Lo Bosco è lunga e svaria in passato da Gianfranco Miccichè ad ampi settori della destra siciliana, tra cui anche ambienti di Alleanza nazionale del passato. Ma anche in casa centrista l’apprezzamento non è mai mancato.
Lo Bosco non diventa mai un’espressione singola ed unica, ma riunisce il gradimento di più esponenti di peso anche nel centro sinistra di Rosario Crocetta. È anche Antonello Montante che non fa mistero in questi anni di volere valorizzare il suo profilo, già ampiamente consolidato in passato, è tra quelli che puntano su di lui, nella galleria di personaggi a braccetto tra politica e sottogoverno. Lo stesso Angelino Alfano ha sempre avuto con l’attuale presidente di Rfi un rapporto personale di buon livello.
Riceviamo e pubblichiamo richiesta di diritto all’oblio per conto di Dario Lo Bosco, assolto in appello, confermato in Cassazione nel 2021.