Le gomme dell'auto di Antonietta Fazio sono state tagliate domenica sera. Non si sa cosa può celarsi dietro un gesto del genere che colpisce la donna che guida l'associazione San Giovanni Apostolo, che da un ventennio si occupa di minori in affidamento, adulti messi alla prova dal tribunale e del tessuto sociale più fragile del territorio su cui opera
Cep, intimidazione associazione San Giovanni Apostolo «Ma noi continueremo a lavorare per i nostri ragazzi»
Dopo lo Zen e in piazza Giovanni Paolo II i riflettori si spostano sul Cep. Questa volta si tratta di un vero e proprio atto intimidatorio: il taglio degli pneumatici dell’auto di Antonietta Fazio, presidente dell’associazione San Giovanni Apostolo. «Stavamo tornando dal campetto della parrocchia dopo la funzione domenicale – racconta la donna a MeridioNews – Pensavamo di avere bucato, ma poi ci siamo accorti che i copertoni delle ruote anteriori erano stati tagliati».
L’associazione, che da quasi un ventennio è presente sul territorio, si occupa del tessuto sociale più fragile e non è nuova a episodi del genere. «Lucchetti con la colla, reti del campo da calcetto bruciate, piccoli furti, ne abbiamo subite di vandalizzazioni – continua – non in maniera pressante, ma scaglionate nel tempo». Il motivo, tuttavia, resta sconosciuto, magari riconducibile alle tante attività svolte dai volontari. «Il perché ce lo chiediamo anche noi – dice Fazio – Da tempo gestiamo un centro aggregativo per bambini, minori e adulti aperto tutti i giorni. Siamo convenzionati con il tribunale e con l’Asp: ci occupiamo di minori in affidamento, di persone messe alla prova e ospitiamo anche il banco alimentare. Cerchiamo di prenderci cura dei nostri ragazzi e delle loro famiglie, fin dove i nostri mezzi ce lo consentono».
L’associazione opera sul quartiere di San Giovanni Apostolo, il Cep appunto, ma abbraccia anche Cruillas, Borgo Nuovo, Uditore e non ha nessuna intenzione di fermarsi, di cedere di fronte a un atto seppur grave. «Lavorare in questi quartieri è difficile ma non è impossibile e dopo 18 anni di lavoro i risultati si sono visti e si vedono. Io e tutti i miei collaboratori, i ragazzi, siamo intenzionati ad andare avanti».
L’ASSEMBLEA APERTA
«L’associazione San Giovanni Apostolo è da sempre un riferimento importantissimo per gli abitanti del quartiere, soprattutto per i più piccoli e le più piccole. È uno dei pochi presidi che mette insieme i pezzi di società sana del quartiere, tenendo alta la bandiera della giustizia sociale». A dirlo è Mariangela Di Gangi, presidente del Laboratorio Zen insieme. «L’associazione guidata da Antonietta – prosegue – svolge un lavoro fondamentale non solo per il suo quartiere, ma perché anima una rete di associazioni di volontariato ed enti di terzo settore in tutta la città, promuovendo manifestazioni importanti come Calciando in rete».
«Quello subito da Antonietta – sottolinea ancora Di Gangi – è un atto che non è rivolto a un singolo, ma che colpisce tutti e tutte, soprattutto quel pezzo di società civile che continua tra mille sforzi ad operare il cambiamento in questa città e soprattutto nelle periferie. Martedì 18 luglio, alle 18, ci ritroveremo insieme presso i locali dell’associazione San Giovanni Apostolo, in via Barisano da Trani 1, per un’assemblea aperta per manifestare solidarietà all’associazione e alla sua presidente. E anche per dare un forte segnale al territorio».
LA PRESA DI POSIZIONE DI ORLANDO
«Esprimiamo la nostra affettuosa solidarietà ad Antonietta Fazio, a tutti i soci volontari e agli operatori dell’associazione San Giovanni Apostolo», dichiarano il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore alla Cittadinanza sociale, Giuseppe Mattina, apprendendo dell’atto intimidatorio subito dalla presidente dell’associazione nella notte fra domenica e lunedì.
«Siamo certi che questi comportamenti vili non interromperanno l’impegno di Antonietta e dei tanti che collaborano con lei, ai quali l’Amministrazione comunale è vicina e pronta a supportarli in ogni modo possibile».