La polizia ha arrestato Giovanni Russo, Antonio Contarino e Salvatore Magrì. I tre si occupavano di un fondo nascosto tra le frazioni di Muglia e Pietralunga. Sequestrato anche fertilizzanti e una bilancia. Per tutti è stato disposto il trasferimento in carcere, nell'attesa della decisione del gip sulla convalida del fermo. Guarda le foto
Centuripe, terreno con 2700 piante di marijuana Droga riforniva una piazza di spaccio a Catania
Un terreno nascosto nelle campagne di Centuripe, in provincia di Enna, dove coltivare parte della marijuana che fornisce la piazza di spaccio di Librino, popoloso quartiere alla periferia di Catania. A scoprirlo sono stati gli agenti del commissariato etneo, che venerdì scorso hanno arrestato in flagranza di reato tre persone. Si tratta di Giovanni Russo, 63 anni di Ragalna, Antonio Contarino, 29enne di Paternò, e Salvatore Magrì, 44enne di Pedara.
A essere state trovate sono state quasi 2700 piante, pari a poco meno di mezza tonnellata di droga, tra marijuana e skunk. Gli agenti hanno trovato Contarino e Magrì a bordo di un camion dove si trovava un serbatoio in plastica riempito di acqua che sarebbe servito a irrigare la piantagione. Mentre Russo è arrivato poco dopo e non ha potuto fare altro che ammettere la titolarità del fondo.
Nell’appezzamento, che si trova tra le frazioni Muglia e Pietralunga al quale si arriva attraverso un percorso impervio, sono stati trovati anche diverse quantità di concime, diserbante, fertilizzante, antiparassitari, setacci, una macchina termosaldatrice e una bilancia.
Su disposizione della Procura di Enna, i tre fermati sono stati trasferito in carcere, in attesa della convalida da parte del giudice per indagini preliminari.