Centro Astalli, corso Osa per 18 immigrati Uno studente: «Un’opportunità per la vita»

«La cosa importante è che con questo corso non ci hanno dato del pesce, ma insegnato a pescare. Non un aiuto momentaneo, ma un’opportunità per la vita». Sono le parole di uno dei 18 immigrati che hanno partecipato al progetto Itinerari di incontro. Azioni per l’inclusione socio-lavorativa degli immigrati. Finanziata dal fondo sociale europeo, l’iniziativa – che ha visto la collaborazione tra il Centro Astalli di Catania, l’istituto di Formazione Politica Pedro Arrupe di Palermo e la scuola per assistenti sociali F. Stagno D’Alcontres di Modica – ha dato la possibilità a circa 60 immigrati (20 per ogni ente coinvolto) di essere formati per diventare operatori socio assistenziali (Osa).

La diffusione dei risultati è l’ultima fase del progetto, che a Catania ha permesso a 18 immigrati, di cui 14 donne per la maggior parte senegalesi, selezionati tramite bando pubblico, di partecipare a 300 ore di formazione teorica e altrettante di attività di tirocinio in strutture assistenziali: otto case di riposo per anziani e tre strutture che offrono servizi per l’infanzia. Oltre al corso di lingua italiana (100 ore), a quello per Osa (200 ore) e alla work experience (300 ore), il progetto ha visto l’attivazione di un punto di info-consulenza personalizzata per l’inserimento lavorativo degli immigrati. Inoltre, i partecipanti hanno percepito tre euro l’ora per il tempo speso nella formazione teorica e cinque per quello di tirocinio, e tutte le studentesse-madri hanno potuto frequentare grazie alla convenzione stipulata dal Centro Astalli con una ludoteca che ha accolto i bambini.

Lo scopo principale del progetto era quello di rafforzare il percorso di inclusione sociale degli immigrati nelle tre realtà territoriali, favorendo l’integrazione socio-lavorativa in contesti familiari e nell’ambito dei servizi alla persona. E, considerati i risultati e le testimonianze dei relatori, sembra essere stato raggiunto. «L’esperienza è stata per lo più positiva, tanto che qualcuno ha già avuto delle proposte lavorative dalle strutture presso cui è stato svolto il tirocinio», afferma Loriana Mola, referente del Centro Astalli per la work experience.

All’inizio, però, non sono mancate le criticità di inserimento. «Bisogna tenere presente – spiega Mola – che era per tutte le strutture la prima esperienza di accoglienza di tirocinanti Osa stranieri e questo, soprattutto all’inizio, ha creato alcune diffidenze sia da parte dei titolari delle strutture, sia da parte dei collaboratori che hanno tirato fuori la solita tiritera del “Vengono a levarci il lavoro”. Ma – continua – una volta creatisi rapporti di collaborazione, conoscenza e fiducia, molti stereotipi sono stati superati».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Sono stati presentati i risultati del progetto Itinerari di incontro. Azioni per l’inclusione socio-lavorativa degli immigrati che ha avuto come ente capofila il Centro di assistenza agli immigrati di Catania e ha visto il coinvolgimento di 60 stranieri, nel territorio del capoluogo etneo, di Modica e Palermo. Un totale di 600 ore tra teoria e pratica per diventare operatori socio assistenziali e rafforzare l'integrazione sul territorio

Mercurio entra nello spazio acquatico e lunare del Cancro, perde un po’ di velocità, ma guadagna in empatia e ci parlerà tramite i sogni. Quale abbaglio estivo suggerirà il pianeta della comunicazione e dell’intelligenza ai segni zodiacali? ARIETEMercurio in Cancro, per voi Ariete, si presenta come un richiamo all’attenzione del dialogo con le persone di […]

Il caso Sinner ha scoperchiato un vaso di Pandora da cui, tra gli altri, sono venuti fuori una quarantina di casi di positività al Clostebol riscontrata negli sportivi negli ultimi anni in Italia. Uno steroide anabolizzante che, pur essendo proibito dalla Wada, risulta presente in numerosi farmaci da banco per la cicatrizzazione delle ferite – […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]