Cavagrande e la minaccia della discarica Un attivista: «Persino Legambiente tace»

Amianto, rifiuti di aree industriali e materiale proveniente da terreni inquinati. A pochi passi dai laghetti di Avola che ogni anno accolgono centinaia di turisti. Un destino che sembrava scongiurato quello della riserva e sito di interesse comunitario Cavagrande del Cassibile e che invece appare sempre più concreto. «Come sia possibile che la SoAmbiente abbia ottenuto i permessi ce lo chiediamo anche noi – dice amareggiato Nuccio Tiberio, ex presidente del circolo di Legambiente Noto e oggi dell’associazione Noto Ambiente – Nel silenzio di tutte le istituzioni». La sua rabbia e quella degli altri cittadini che si oppongono alla discarica non guarda in faccia nessuno: dal Comune alla forestale, passando per le più note associazioni ambientaliste.

Da almeno tre anni la possibilità di costruzione della discarica tiene residenti e appassionati con il fiato sospeso. Tra gli scherzi della burocrazia. «Il Comune di Noto, nel 2010, aveva sollevato grosse perplessità. A dicembre dello stesso anno aveva dato parere negativo ma, per un cavillo burocratico, il parere non è giunto ed è stato scambiato per silenzio-assenso – spiega Tiberio – Per tutto il 2011 non se n’è saputo più nulla. Nel marzo 2012, la commissione urbanistica dà un parere negativo, ma non viene inserito nella documentazione perché il documento non arriva alla Regione». Ma a bloccare tutto ci pensano «presunte violazioni del protocollo di legalità a carico della ditta», continua l’attivista. L’iter si ferma, il progetto della discarica in contrada Stallaini sembra scongiurato, ma il ricorso della SoAmbiente viene accolto. «E questo ci rimette nei guai», commenta Tiberio.

Così la possibilità che i rifiuti arrivino a poco più di 300 metri dalla riserva di oltre duemila ettari istituita nel 1990 diventa concreta. L’area della SoAmbiente – «zona verde ma circondata da aree rosse con il massimo livello di tutela» – dovrebbe ospitare, secondo i piani, rifiuti di aree industriali, terre provenienti da bonifiche di aree inquinate, residui di estrazioni di materiali metalifferi e non, «che non credo possano venire solo dalla Sicilia – accusa Tiberio – E altre definizioni per noi criptiche su delle non meglio definite polveri». E poi ancora l’amianto, da custodire in apposite vasche che rendono il materiale innocuo per la salute e l’ambiente. «Ma, se si rompono, ci siamo giocati anche una delle ultime aree siciliane non dico vergine ma in buone condizioni».

Il cui paesaggio verrebbe già disturbato dai necessari lavori di ampliamento della strada che porterebbe alla discarica. «Una stradina di sei chilometri che andava bene per i carretti di una volta e che sarebbe tutta da rifare per far passare i camion», spiega Tiberio. Senza considerare l’aumento del volume di traffico nella zona. «Ma noi siamo stati lasciati soli», denuncia l’attivista. In attesa che il Comune dia seguito alle promesse d’intervento e guardando come unica speranza all’interesse dimostrato dal Movimento 5 stelle regionale e nazionale. «Ce l’ho anche con Legambiente – dice l’ex presidente del circolo locale – Che ci ha chiusi all’inizio del 2013 proprio per le nostre divergenze su Cavagrande». E non va meglio con la forestale «che, mi dispiace dirlo, ma non consideriamo un baluardo del territorio», conclude Nuccio Tiberio.

[Foto di Simona Di Salvo]


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Se ne discute dal 2010 ma, tra gli scherzi della burocrazia, il pericolo sembrava scongiurato per presunte irregolarità della ditta che avrebbe dovuto costruire l'area di raccolta dei rifiuti. Ma adesso la SoAmbiente ha vinto il ricorso presentato e così la possibilità che amianto e terra contaminata prendano posto a 300 metri dalla riserva che ospita i noti laghetti di Avola diventa concreta. I cittadini si oppongono, ma non vengono rappresentanti. Nemmeno dall'associazione ambientalista nazionale, dopo la chiusura del circolo locale denunciata dall'ex presidente Nuccio Tiberio

Se ne discute dal 2010 ma, tra gli scherzi della burocrazia, il pericolo sembrava scongiurato per presunte irregolarità della ditta che avrebbe dovuto costruire l'area di raccolta dei rifiuti. Ma adesso la SoAmbiente ha vinto il ricorso presentato e così la possibilità che amianto e terra contaminata prendano posto a 300 metri dalla riserva che ospita i noti laghetti di Avola diventa concreta. I cittadini si oppongono, ma non vengono rappresentanti. Nemmeno dall'associazione ambientalista nazionale, dopo la chiusura del circolo locale denunciata dall'ex presidente Nuccio Tiberio

Se ne discute dal 2010 ma, tra gli scherzi della burocrazia, il pericolo sembrava scongiurato per presunte irregolarità della ditta che avrebbe dovuto costruire l'area di raccolta dei rifiuti. Ma adesso la SoAmbiente ha vinto il ricorso presentato e così la possibilità che amianto e terra contaminata prendano posto a 300 metri dalla riserva che ospita i noti laghetti di Avola diventa concreta. I cittadini si oppongono, ma non vengono rappresentanti. Nemmeno dall'associazione ambientalista nazionale, dopo la chiusura del circolo locale denunciata dall'ex presidente Nuccio Tiberio

Se ne discute dal 2010 ma, tra gli scherzi della burocrazia, il pericolo sembrava scongiurato per presunte irregolarità della ditta che avrebbe dovuto costruire l'area di raccolta dei rifiuti. Ma adesso la SoAmbiente ha vinto il ricorso presentato e così la possibilità che amianto e terra contaminata prendano posto a 300 metri dalla riserva che ospita i noti laghetti di Avola diventa concreta. I cittadini si oppongono, ma non vengono rappresentanti. Nemmeno dall'associazione ambientalista nazionale, dopo la chiusura del circolo locale denunciata dall'ex presidente Nuccio Tiberio

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]