I rossazzurri tornano a vincere e lo fa battendo il Messina con risultato secco. La formazione del Catania, quasi sempre padrona del gioco, dimostra carattere e determinazione contro avversari mai domi. Decisivo Di Grazia che firma una tripletta davanti a uno stadio Massimino in estasi
Catania vince il derby, battuto il Messina per 3-1 Decide le sorti della partita il giovane Di Grazia
Il Catania si schiera con un 4-3-1-2: Pisseri, Parisi, Gil, Bergamelli, Djordevic, Di Cecco, Bucolo, Biagianti, Calil, Barisic, Di Grazia. Il Messina risponde a specchio con lo stesso schema: Berardi, Mileto, Palumbo, Bruno, De Vito, Lazar, Musacci, Capua, Mancini, Ferri, Pozzebon.
Nella prima frazione di gioco i rossozzurri partono forte e già al secondo minuto Di Grazia si invola sulla fascia, crossa per Calil che calcia di prima intenzione ma Berardi respinge negandogli la gioia del gol. Qualche minuto più tardi su punizione dalla trequarti Parisi colpisce di testa ma il pallone finisce alto sopra la traversa. Al tredicesimo esplode finalmente lo stadio, il Catania sblocca la partita con Di Grazia che, grazie alla bella incursione di Djordevic lungo tutto il campo, scambia il pallone con Calil che appoggia a Di Grazia solo in area: la mezzala rossazzurra tira di prima intenzione, insaccando il pallone in rete.
Al diciottesimo il Catania rischia addirittura di raddoppiare: su contropiede Di Grazia lancia Barisic che solo davanti al portiere peloritano opta per un pallonetto che termina di poco sopra la traversa.
La partita si fa più accesa e il Messina si fa finalmente vedere con Pozzebon che dal limite dell’area etnea calcia di destro colpendo la traversa.
I peloritani prendono coraggio e al trentesimo si rendono pericolosi con Palumbo che su calcio d’angolo salta di testa anticipando i difensori etnei, ma la palla termina alta.
Al quarantaduesimo ci pensa ancora il ragazzino classe 96 a trovare il gol del raddoppio, bravo a tener palla nell’area giallorossa: Di Grazia calcia trovando l’unico varco disponibile e mette il pallone nell’angolino.
Ma mentre i giochi sembrano essere chiusi, proprio al quarantasettesimo Pozzebon salta Gill calciando con precisone all’angolino di Pisseri, lasciando quindi il risultato in bilico.
Nella seconda frazione di gioco il Messina entra in campo determinato grazie anche alla rete messa a segno proprio allo scadere dall’intervallo. All’undicesimo il tecnico rossazzurro Pino Rigoli sostituisce un Barisic non proprio in giornata con Russotto.
Al diciannovesimo è proprio il Messina a rendersi pericoloso: cross dalla trequarti e Pozzebon tira indisturbato, ma il pallone si spegne a lato. I ritmi di gioco crescono così come i capovolgimenti di fronte.
Al ventunesimo il Catania torna a reagire con il neoentrato Russotto che su contropiede riparte in solitaria calcia dal limite dell’area di rigore avversaria, colpendo il palo.
Qualche minuto più tardi il Messina ci riprova ancora con Pozzebon su punizione, ma Pisseri si fa trovare pronto respingendo in calcio d’angolo. All’ottantesimo minuto Di Grazia, vero mattatore della giornata, intercetta il pallone a metà campo, si invola verso l’area avversaria e calcia alle spalle di Berardi, chiudendo definitivamente i giochi. Nel finale mister Rigoli regala la standing ovation al man of the match che esce al posto di Scoppa.
I rossazzurri ottengono finalmente i tanti agognati tre punti, sperando che la vittoria odierna sia la prima di una lunga serie.