Catania, sospesa (di nuovo) la discoteca Ecs Dogana dopo la rissa. Per il questore è «allarme sociale»

Il questore di Catania ha nuovamente sospeso per quindici giorni le autorizzazioni per la gestione della discoteca Ecs Dogana al Porto di Catania. Un provvedimento adottato in seguito alla rissa già raccontata da MeridioNews il giorno dopo i fatti – che si è verificata all’interno del locale la notte del 13 marzo, intorno all’1. Diverse telefonate arrivate al numero unico per le emergenze (112) hanno allertato di quanto stava accadendo. Stando alla dinamica ricostruita finora, la rissa sarebbe nata davanti al bancone del bar quando un gruppo di una decina di giovani avrebbe preteso di ricevere dei cocktail gratis. Davanti al rifiuto del barman, gli animi si sono surriscaldati e si è arrivati presto alle mani, insieme al lancio di bottiglie di alcolici. Con una di queste il barman è stato colpito alla testa e ha riportato una ferita lacero-contusa finendo al Pronto soccorso.

La rissa ha coinvolto anche diversi clienti del locale, che sono stati costretti a fuggire in fretta. Il locale è stato messo a soqquadro e sono stati danneggiati arredi e suppellettili. Si tratta dell’ennesimo episodio che si verifica nella discoteca Ecs Dogana che, già più volte, è stata teatro di risse e aggressioni. Dalla squadra mobile etnea fanno sapere che «è in corso una scrupolosa e accurata
attività
». Un locale che, per questo motivo, «rappresentando un grave pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica in rapporto allo svolgimento della vita di relazione, suscitando notevole allarme sociale». Quello adottato adesso dal questore, infatti, è il quarto provvedimento di sospensione delle autorizzazioni del locale in meno di un anno. Uno degli episodi più gravi si era verificato la notte del 20 aprile dell’anno scorso, quando durante una rissa una persona ha estratto una pistola e ha gambizzato un giovane. Dietro i fatti, come ricostruito dalle indagini, ci sarebbe stato un contrasto tra due gruppi orbitanti nei clan mafiosi Mazzei e Cappello, per la mancata esibizione del trapper Niko Pandetta durante il concerto di Tony Effe. Un’altra sparatoria è avvenuta a ottobre.


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