Avrebbe prelevato da un pacco delle rare carte da collezione dei Pokémon e avrebbe cercato di rivenderle online. A Catania un 39enne – dipendente di una nota società di spedizioni – è stato denunciato per ricettazione. La vittima è un 34enne di Catania. L’uomo aveva affidato a un corriere un pacco con alcune carte rare […]
Catania, corriere sottrae delle rare carte dei Pokémon e cerca di rivenderle: denunciato
Avrebbe prelevato da un pacco delle rare carte da collezione dei Pokémon e avrebbe cercato di rivenderle online. A Catania un 39enne – dipendente di una nota società di spedizioni – è stato denunciato per ricettazione. La vittima è un 34enne di Catania. L’uomo aveva affidato a un corriere un pacco con alcune carte rare da collezione dei Pokémon: sarebbero dovute essere spedite a un ente certificato che si trova a Roma per ottenere la cosiddetta gradazione, che è una procedura volta a incapsulare le carte, apponendo un’etichetta con una votazione da 1 a 10. «La valutazione, infatti – dice una nota della questura di Catania – conferisce alle singole carte un valore economico certificato e universalmente riconosciuto».
Qualche giorno dopo aver affidato il pacco con le carte al corriere, il 34enne ha notato su un noto social media un annuncio in cui venivano messe in vendita proprio le sue carte Pokèmon, per cui ha sporto denuncia alla polizia. Gli agenti, sotto mentite spoglie, hanno contattato il venditore fingendosi interessati all’acquisto delle carte, cosa che ha portato a un appuntamento tra le parti. Nel giorno e nell’ora concordati, il venditore si sarebbe presentato con le carte in mano e ha trovato ad attenderlo i poliziotti: il 39enne è stato identificato e portato in commissariato.
Dopo aver verificato che si trattava del corriere a cui era stato affidato il pacco con le carte da collezione, la polizia ha ricostruito che l’uomo avrebbe prelevato le carte dal pacco e inviato quest’ultimo vuoto a destinazione. L’uomo, che ha precedenti specifici per condotte simili, è stato denunciato per il reato di ricettazione e segnalato al suo datore di lavoro. Rischia rischia una pena fino a otto anni di reclusione e il licenziamento.