Catania, ruba borsa a una 16enne in una panineria di piazza Stesicoro. Arrestato 30enne

Un attimo di distrazione per togliersi la giacca e appoggiarla sullo schienale della sedia. Tanto è bastato a un 30enne per rubare la borsa che una 16enne aveva sistemato sul tavolo di una nota panineria in piazza Stesicoro, nel centro storico di Catania. Sono state le urla di un’altra cliente, intorno alla mezzanotte di ieri, ad attirare l’attenzione dei carabinieri del nucleo radiomobile del comando provinciale. I militari, con l’aiuto anche del personale della sicurezza del locale, sono riusciti a bloccare il ladro: un 30enne catanese che è stato arrestato per furto aggravato. La borsa – con dentro soldi, cellulare, documenti e altri effetti personali – è stata restituita alla legittima proprietaria.


Dalla stessa categoria

I più letti

Un attimo di distrazione per togliersi la giacca e appoggiarla sullo schienale della sedia. Tanto è bastato a un 30enne per rubare la borsa che una 16enne aveva sistemato sul tavolo di una nota panineria in piazza Stesicoro, nel centro storico di Catania. Sono state le urla di un’altra cliente, intorno alla mezzanotte di ieri, […]

Un attimo di distrazione per togliersi la giacca e appoggiarla sullo schienale della sedia. Tanto è bastato a un 30enne per rubare la borsa che una 16enne aveva sistemato sul tavolo di una nota panineria in piazza Stesicoro, nel centro storico di Catania. Sono state le urla di un’altra cliente, intorno alla mezzanotte di ieri, […]

Giustizia per Emanuele Scieri

Sono stati condannati i due ex caporali Alessandro Panella e Luigi Zabara. Finisce così il processo di primo grado con rito ordinario per l’omicidio volontario aggravato del parà siracusano Emanuele Scieri, avvenuto all’interno della caserma Gamerra di Pisa nell’agosto del 1999. Per loro il procuratore Alessandro Crini aveva chiesto rispettivamente una condanna a 24 anni e 21 anni, […]

Catania archeologica, l`occasione mancata

In una nota protocollata al Comune etneo a metà gennaio l'associazione di piazza Federico di Svevia chiede di gestire il bene del XII secolo, abbandonato, per garantirne «a titolo gratuito e senza scopo di lucro, la fruibilità». Adesso interrotta dal cambio del lucchetto del cancello da cui vi si accede e dalle divergenze con uno degli abitanti, che risponde: «C'era il rischio per la pubblica incolumità»

I processi a Raffaele Lombardo