Le micro-discariche all’ingresso della spiaggia e la concessione che potrebbe essere revocata. Da alcuni giorni all’ingresso della spiaggia libera comunale numero 1 di Catania si formano delle micro-discariche di rifiuti indifferenziati. Oggi il Comune in una nota comunica che a proposito delle micro-discariche «che si formano all’ingresso della spiaggia libera numero 1 e talvolta anche nelle altre due strutture comunali di accesso libero al mare, più volte il gestore privato della concessione demaniale è stato sanzionato per la condotta irregolare».
Il Comune fa sapere che «il conferimento scorretto è, infatti, prevalentemente dovuto alla mancata differenziazione all’interno dello spazio aperto al pubblico, senza il rispetto dei giorni di consegna delle singole frazioni di rifiuti previsti dal calendario informativo». Questo «costringe gli operatori a rimuovere la notevole quantità di rifiuti – continua la nota – talvolta persino con l’ausilio di mezzi meccanici, con grave dispendio di impiego di personale e costi economici anche a causa dell’aumento della quantità di indifferenziata che questo comporta in sede di smaltimento». Per questo «l’amministrazione comunale in sintonia con l’azienda appaltatrice della raccolta dei rifiuti, pur cercando di fronteggiare la situazione disponendo di attuare la separazione delle frazioni giornaliere, con inevitabile perdita di tempo e ritardi nell’esecuzione, sta anche valutando l’esistenza dei presupposti per procedere alla revoca della concessione al gestore delle tre spiagge libere comunali.
Sulla vicenda si è espresso anche il sindaco di Catania, Enrico Trantino. «Ho visto la stomachevole condizione documentata alla spiaggia libera numero 1 – ha scritto il primo cittadino sulla sua pagina Facebook – Mi fa impazzire l’idea che qualcuno riempia l’auto di rifiuti per andarli a gettare in un luogo in cui, magari, porta i propri bambini; quando poi impiegherebbero molto meno tempo se conferissero regolarmente. Se credono sia quella la normalità – continua Trantino – spero si trasferiscano nella giungla. Basterebbe pochissimo per migliorare tutti». «Se trattiamo il suolo e i luoghi pubblici come le nostre abitazioni – conclude il sindaco di Catania – tutti saremmo migliori».
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