Catania, le mani di Confindustria sulla Camera di Commercio. Galimberti: “Tutto gira intorno all’aeroporto…”

AL CENTRO DELLO SCONTRO LA PRIVATIZZAZIONE DELLO SCALO DI FONTANAROSSA. E IL TENTATIVO DI METTERE FUORI GIOCO 20MILA IMPRESE DALL’ENTE CAMERALE

E’ uno scontro senza precedenti, quello che si sta consumando all’ombra dell’Etna per il controllo della governance della Camera di Commercio di Catania. L’ente, commissariato per anni, ha finalmente rieletto il proprio consiglio. Ma la scelta del Presidente e dei componenti della Giunta è al centro di un braccio di ferro destinato a fare molto rumore.

Da un lato i rappresentati di Confcommercio, Confesercenti e Coldiretti, che chiedono di essere rappresentati negli organi di controllo dell’ente; dall’altro, Confindustria Sicilia, Cooperative e Artigiani, che di cedere spazio nelle stanze dei bottoni sembrano non avere nessuna intenzione. Una situazione che ha già portato 12 consiglieri a firmare le dimissioni. Cosa, che potrebber fare decadere l’intero consiglio.

In questo contesto si inquadra la denuncia shock (che potete leggere qui) postata da Confcommercio Catania sulla sua pagina Facebook: un misterioso onorevole regionaleeroico rappresentante dell’antimafia di comodo” sarebbe entrato a gamba tesa nella partita promettendo posti “nel consiglio di una società dell’aeroporto in cambio del ritiro delle dimissioni”.

Se è vero – dice a LinkSicilia Riccardo Galimberti, Presidente Provinciale della Camera di Commercio di Catania – la denuncia deve essere oggetto di indagini da parte degli organi competenti, ovvero la magistratura. Si tratta di una denuncia gravissima”.

Entrando nel merito della ‘guerra’ sulla nomina degli organi di comando dell’ente, Galimberti è chiarissimo:

“Quello che noi chiediamo è una governance allargata. Non è possibile che vengano esclusi dalla Giunta esponenti della categorie del Commercio, dei Servizi, degli Agricoltori e del Turismo. Parliamo di circa 20mila imprese che non verrebbero rappresentate in Giunta. Siamo disponibili ad un Presidente in quota Confindustria (si fa il nome di Domenico Bonaccorsi Di Reburdone, ndr), ma chiediamo spazio anche per le altre voci del territorio”.

Ma perché Confindustria Sicilia ci tiene così tanto a controllare l’ente camerale etneo? Come già accennato nella denuncia postata su Facebook, sullo sfondo ci sarebbe il business della privatizzazione dell’aeroporto di Catania:

“L’interesse non ci sembra casuale – dice Galimberti – la Camera di Commercio di Catania detiene il 37, 5% della Sac, la società che gestisce lo scalo di Fontanarossa, e i 3/8 di questa società sono già in mano agli industriali.

La premessa – sottolinea il Presidente Porvinciale etneo – è che non abbiamo alcuna pregiudiziale sulla futura privatizzazione, purché ovviamente non si parli di una svendita. Una governance allargata potrebbe portare a scelte condivise anche su questo fronte. Intanto a pagare sono le imprese, private di un ente camerale che funzioni. Un altro dato su cui biogna riflettere è che su cinque enti camerali commissariati in tutta Italia, quattro sono solo in Sicilia. E’ ovvio che nel sistema qualcosa non va”.

Intanto, la Sac “smentisce categoricamente” qualsiasi legame con  il rinnovo del vertice della Camera di Commercio etnea: “Come è noto, la Sac è impegnata in un importante programma di investimenti e di crescita del traffico a vantaggio dello sviluppo del territorio e certamente non partecipa al processo in atto finalizzato alla ricostituzione dell’ente camerale” si legge su una nota della società che  minaccia di ricorrere ai propri legali.

La controreplica di Pietro Agen, Presidente di Confcommercio Sicilia, e presumibilmente autore della denuncia su Facebook, è ironica: “È una strana dichiarazione quella della Sac, che noi non abbiamo mai nominato – dice a CTzen.it – tanto rispetto per l’ingegnere Gaetano Mancini (amministratore delegato Sac, ndr), ma sembra quasi excusatio non petita, accusatio manifesta”.

Insomma, la partita è appena cominciata…

 

 

 

 

 

 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]