Al teatro Ambasciatori un nutrito gruppo di artisti ha dato vista a un importante evento musicale. Sul palco artisti già noti e affermati e giovani in cerca di occasioni. Tutti accomunati dal fatto di essere siciliani
Catania jazz, che maratona!
Anche questanno gli appassionati di musica jazz hanno avuto il piacere di assistere alla maratona musicale che ha visto esibirsi sul palcoscenico del teatro Ambasciatori un nutrito gruppo di musicisti siciliani.
Levento, che lassociazione Catania jazz organizza in collaborazione con Europe Jazz Network, I-Jazz, Clusone Jazz Festival e Roccella Jonica Jazz Festival, mira soprattutto a far conoscere ed apprezzare la valenza degli artisti made in Sicily.
Per come è stato organizzato, levento ha avvicinato culture diverse dando spazio sia a musicisti di vecchia data, già stimati e conosciuti, che hanno fatto la storia del jazz nostrano, sia a giovani promettenti che si stanno affacciando ora al panorama musicale siciliano, da una parte così florido e pieno di nuove proposte e dallaltra così carente di spazi opportuni.
A conferma di ciò le esibizioni di ogni singolo gruppo sono state modulate in quattro o cinque brani alla volta. La serata si apre sulle note del piano suonato da Seby Burgiò che, a dispetto della giovane età, dimostra di avere acquisito una grande maturità musicale, dirigendo il più classico dei jazz trio, con double-bass e drum a fargli da spalla. Si prosegue ascoltando la voce di Stefania Patanè, cantante dei Ninkantu, il cui nome evoca la sicilianità che ritroviamo nel dialetto del cantato, sapientemente mixato con arrangiamenti jazz.
Per pareggiare i conti, ecco presentarsi sul palco il navigato Dino Rubino Trio, dove lesperienza e la tecnica dei musicisti si mescolano con la finezza e il gusto musicale che esprimono in ogni momento dellesibizione. Segue Paolo Sorge & The Jazz Waiters, che propone una serie di brani in cui si coglie lattenzione prestata dai musicisti alla ricerca dellinnovazione di linguaggio musicale e melodia. Chiude la prima parte dellhappening il quartetto di Claudio Quartarone. Anche qui è indubbia la grande maturità e professionalità acquisita dagli esecutori.
Si riapre il sipario con lomaggio al grande jazzista siculo-americano Joe Pass da parte del chitarrista Antonio Ferlito. Il testimone passa al Giuseppe Finocchiaro Trio, a cui segue il gruppo dei Katania Quintet che esegue brani tratti dal loro ultimo cd, le cui sonorità dolci e pulite riconducono alla sensualità del tango. Chiudono la maratona il Giovanni Semiserio Trio che spicca per il sapore prettamente classico e il Cristiano Giardini Quartet feat Sissy. Questultimo esegue con grande maestria brani Blues e Bee Bop, lasciandoci con la giovane voce di Sissy, la cui presenza scenica fa pensare alla grande Diana Krall.
Come ultimo atto la serata regala lapparizione di una Dixieland Brass Band alle spalle del pubblico, che saluta in musica congedandoci definitivamente fino al prossimo appuntamento con la musica della Catania Jazz Marathon.