Stamattina è stato presentato alla stampa il nuovo allenatore del Catania. Tanta emozione per l'ex calciatore rossazzurro, che ha ribadito come questa avventura significhi molto. «Società da Serie A, chi verrà dovrà giocare per vincere», annuncia
Catania, inizia l’avventura in panchina di Andrea Sottil Lo Monaco: «Quest’anno abbiamo tutto per vincere la C»
«Un figlio di questa terra, anche se è nato al Nord: lo accogliamo con gran piacere e grandi speranze, è un’annata particolare, in cui non ci nascondiamo». Queste le parole con cui l’amministratore delegato rossazzurro Pietro Lo Monaco ha accolto in conferenza stampa il nuovo tecnico del Catania Andrea Sottil, mettendo subito in chiaro gli obiettivi da perseguire. «Quest’anno il campionato dobbiamo vincerlo – ha ribadito Lo Monaco – abbiamo tutto per poterlo fare. Sottil è uno dei nostri, gli ho predetto in anticipo che aveva tutto per fare il tecnico: la scelta è legittimata dalla durata contrattuale triennale. Sarà un’annata dura – anticipa il dirigente etneo – ci stiamo già muovendo da diverso tempo per definire l’organico, non escludo che in pochi giorni si possano chiudere situazioni già imbastite (in pole position c’è il difensore del Trapani classe ’91 Tommaso Silvestri, ndr).
La parola passa a un Sottil emozionato. «Ringrazio in primis la proprietà, il direttore Lo Monaco e il ds Argurio per avermi dato questa prestigiosa panchina. Catania per me significa tanto – continua il tecnico – ci ho giocato, vinto e sofferto da calciatore. Questa società non ha nulla a che vedere con la Serie C: a livello dirigenziale, di aree lavorative, tifoseria, blasone e storia è da Serie A. Il coinvolgimento verso Catania è tantissimo – ribadisce l’allenatore torinese – lavorare qui mi riempie d’orgoglio e mi soddisfa a livello professionale e motivazionale. A Livorno avevo conquistato la B, ma il richiamo di Catania è stato troppo forte e le motivazioni datemi dal direttore hanno fatto la differenza». Un pensiero sul campionato che verrà. «La C è una categoria difficile che penso di conoscere bene, allenandoci da nove anni. Darò il massimo per cercare di portare questa società dove merita».
Si parla, chiaramente, anche della squadra del futuro. «Il Catania deve essere protagonista – precisa Sottil – sarà difficile batterci. Ho in testa di costruire una squadra che imponga il gioco, che sia intensa ed aggressiva, con una identità vincente: ho idee chiare – ribadisce il tecnico classe 1974 – condivise col direttore. Bisogna cercare i calciatori giusti per Catania, giocare qui è un’altra cosa, ci vogliono profili caratteriali e di personalità adatti. Chi prenderemo – aggiunge il nuovo mister – sarà chiamato a giocare per vincere». Estrema chiarezza per quanto riguarda gli obiettivi. «Bisogna centrare la promozione: in questo senso – ribadisce Sottil ai giornalisti – il profilo ideale di calciatore per Catania è un atleta che abbia una sana spregiudicatezza, che sappia osare, che abbia carisma e personalità. Qui non basta impegnarsi, bisogna fare tutto col cuore e con l’anima». Rivali? «Il Catanzaro sembra stia costruendo una squadra competitiva, poi c’è il Trapani, anche se bisogna capire come si evolveranno le vicissitudini societarie».
Il mercato ovviamente imperversa e, per questo, la parola passa nuovamente a Pietro Lo Monaco. «Prenderemo giocatori importanti per questa categoria, mi auguro di poter porre in essere una gestione ottimale. Lo scorso anno abbiamo avuto degli episodi non da squadra vincente – precisa il direttore – ma abbiamo comunque un’ossatura importante che andremo a completare adeguatamente». Capitolo calciatori. «Bogdan partirà, su Barisic ci sono tante squadre, se si concretizzeranno le trattative mi sembra logico dare al ragazzo la possibilità di giocare in B. Marchese non è fra i riconfermati, non rientra nei piani tecnici per questa stagione, così come Russotto che – ribadisce il dirigente etneo – è un equivoco che ci portiamo dietro da diverso tempo, è giusto che vada a trovare altri ambienti per avere più possibilità di esprimersi». I limiti imposti alla lista over (nati dopo il ’95) spingono lontano da Catania anche Pozzebon e Caccetta, di rientro dai prestiti a Triestina e Pordenone.