Lo scrive gianni lannes nel sito "su la testa". Per distruggere hiroshima sono bastati 13 chilotoni. Nella citta' etnea ogni bomba 'ragalataci dai militari americani ha una potenza che va da 30 a 170 chilotoni. Moltiplicato per cento quanto fa? e noi ci preoccupiamo del muos di niscemi. . .
Catania e l’Etna vivono su una polveriera atomica: ai piedi del vulcano ci sono 100 bombe nucleari b 57
LO SCRIVE GIANNI LANNES NEL SITO “SU LA TESTA”. PER DISTRUGGERE HIROSHIMA SONO BASTATI 13 CHILOTONI. NELLA CITTA’ ETNEA OGNI BOMBA ‘RAGALATACI DAI MILITARI AMERICANI HA UNA POTENZA CHE VA DA 30 A 170 CHILOTONI. MOLTIPLICATO PER CENTO QUANTO FA? E NOI CI PREOCCUPIAMO DEL MUOS DI NISCEMI…
Si resta sbigottiti e increduli nel leggere un articolo di Gianni Lannes nel sito Su la testa.
Questo coraggioso giornalista racconta che in Sicilia viviamo su una polveriera.
“Tra Lombardia e Friuli Venezia Giulia – leggiamo nell’articolo – senza contare la Toscana (Camp Darby) e la Sicilia (soltanto a Sigonella, ai piedi dell’Etna albergano 100 bombe nucleari b 57), il Pentagono ha ammassato ufficialmente ben 90 bombe nucleari B 61, di potenza variabile da 30 a 170 chilotoni cadauna. Giusto per un raffronto: la bomba sganciata su Hiroshima nel 1945 aveva una potenza di soli 13 chilotoni”.
Lannes dà le prove di quanto scrive illustrando e pubblicando i documenti ufficiali. L’Etna è già un vulcano attivo. E gli americani, tanto per rendere la vita di noi siciliani ancora più da brivido, ci hanno regalato le bombe nucleari!
“In caso di incidente nucleare – prosegue Lannes – lo Stato italiano, ovvero la Protezione civile non ha alcun piano di sicurezza per la popolazione italiana. L’intera Penisola – trasformata dai militari dello zio Sam in una portaerei – è a rischio disintegrazione. I rispettivi Governi di Stati Uniti d’America e della colonia denominata Italia hanno violato il Trattato di non proliferazione nucleare e la Costituzione italiana. I vertici dello Stato tricolore, a partire da Napolitano – ben consapevoli di questo pericolo per l’incolumità del popolo, poiché i siti di Ghedi ed Aviano costituiscono obiettivi sensibili, ovvero i primi ad essere colpiti da un attacco nemico – vanno destituiti e processati per alto tradimento della Patria”.
Lannes conclude con un post scriptum:
“Aldo Moro, già minacciato di morte da Kissinger (in tempi recenti ricevuto in pompa magna da Napolitano), è stato assassinato per ordine di Washington perché aveva rivelato i segreti nucleari NATO”.
‘Giustamente’, i militari americani si chiedono: “Ma che vogliono ‘sti siciliani? Gli abbiamo messo le bombe atomiche e non hanno detto nulla. E ora fanno tutto ‘sto casino per il Muos di Niscemi?”.
Che grande Paese l’Italia…
Foto di prima pagina tratta da tratta da sulatestagianilannes.blogspot