Raccolta differenziata ferma a percentuali minime, rischio cementificazione in alcune zone strategiche e mobilità sostenibile ancora insufficiente. Le associazioni ambientaliste della città chiedono al nuovo sindaco provvedimenti chiari su questi argomenti. Il principio da seguire è fermare il consumo del suolo. In quest'ottica grande importanza riveste il waterfront, l'affaccio sul mare di cui Catania è stata privata
Catania e… l’ambiente. I rifuti e il mare Cosa chiedono le associazioni cittadine
Rifiuti, mobilità e tutela dei beni ambientali come il mare, l’Oasi del Simeto e le aree verdi. Sono le tre priorità che gli ambientalisti etnei individuano per Catania. Al prossimo sindaco chiedono un nuovo e valido piano di raccolta che preveda la tracciabilità dei rifiuti, maggiori controlli su chi gestisce la filiera e un modello premiante per chi differenzia e sanzioni più pesanti per chi inquina. Oltre ad un sistema di mobilità sostenibile fondata sul trasporto pubblico, è essenziale la costruzione di piste ciclabili affinché la bici non sia solo un mezzo di svago ma uno strumento alternativo alle auto.
Una questione fondamentale è poi la restituzione della costa e del mare alla città, prevedendo vincoli di inedificabilità, maggior controllo per gli scarichi legittimi e l’eliminazione di quelli abusivi.
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