Stasera allo stadio Angelo Massimino i rossazzurri sono chiamati alla riscossa, contro una diretta concorrente alla promozione. Precedenti favorevoli per gli etnei: in serie A gli incontri più belli, con Francesco Lodi protagonista - in positivo e in negativo - in due occasioni
Catania, contro il Lecce i numeri ti sono amici Lodi protagonista, dalle punizioni ai guantoni
La gara della svolta, dopo un inizio balbettante. L’esigente piazza rossazzurra si attende una prova di carattere da parte degli uomini di mister Cristiano Lucarelli, impegnati stasera alle 20.30 contro un Lecce considerato dagli addetti ai lavori una delle principali candidate alla promozione in Serie B. I salentini allenati da Roberto Rizzo sono reduci dalla importante vittoria casalinga col Trapani, un 2-1 griffato da Torromino e Di Piazza: proprio quest’ultimo, assieme a Costa Ferreira, salterà il match contro un Catania assetato di punti, gol e vittorie. Ancora dubbi di formazione per Lucarelli: balla l’ipotesi del ritorno alla difesa a 4, l’enigma verrà sciolto soltanto nelle ore che precedono l’incontro.
Una delle notizie positive, in casa rossazzurra, è di sicuro la presenza tra i convocati di Francesco Lodi. Il centrocampista campano, uscito malconcio dalla gara con la Casertana, ha recuperato in tempo e sarà dunque abile e arruolabile per una partita che lo ha già visto grande protagonista. Catania e Lecce, infatti, si sono incontrate al Massimino in 17 occasioni: sono state 7 le vittorie degli etnei, 8 i pareggi e solo due le affermazioni dei salentini. Le gare più emozionanti risalgono senza dubbio al periodo della Serie A e, in due di questi incontri, il numero 10 etneo è stato protagonista. Il pomeriggio del 13 febbraio 2011 il talento di Lodi si rivelò al palcoscenico della massima serie, mostrando la chirurgica precisione del suo piede sinistro nel 3-2 del Catania: a farne le spese è stato il portiere giallorosso Rosati, battuto nel finale di gara da due magistrali calci di punizione disegnati dal perfetto mancino del fantasista napoletano. Una doppietta utile anche a levare le castagne dal fuoco a un Catania sotto di 2-1 nel secondo tempo, in una gara delicatissima per la corsa salvezza degli uomini di Diego Simeone.
Un anno dopo, etnei e salentini si incontrano a fine aprile: la situazione è cambiata, con i rossazzurri che provano a inseguire un posto in Europa, mentre il Lecce tenta la rincorsa a una difficilissima salvezza. Guidati da Montella in panchina, gli etnei dominano in lungo e in largo, segnando con Bergessio e sfiorando in più occasioni il raddoppio. Nel finale arriva il ribaltone: il portiere di casa Carrizo subisce l’1-1 e viene espulso per proteste, con Francesco Lodi che si mette i guantoni e va a difendere la porta rossazzurra a cambi ormai ultimati. Il numero 10 interviene goffamente su una conclusione di Corvia e Di Michele può facilmente ribattere in rete: finale clamoroso e addio ai sogni di gloria per il Catania.
Gli ultimi precedenti riguardano la Lega Pro: 0-0 nel febbraio del 2016, mentre lo scorso ottobre un’autorete di Tonev e un gran gol in diagonale di Di Grazia hanno consegnato un’importante vittoria al gruppo guidato da Pino Rigoli. Le statistiche parlano di gare spesso tirate, con pochi gol e tante vittorie di misura. Sono 18 le reti segnate dai rossazzurri, a fronte di 9 realizzazioni dei pugliesi, l’ultima delle quali è stata proprio quella realizzata ormai cinque anni fa da Di Michele su ribattuta di un Lodi improvvisatosi portiere. Il numero 10 degli etnei, stavolta, non correrà il rischio di dover indossare i guantoni: il suo compito sarà quello di essere fonte di gioco, dando imprevedibilità a una manovra apparsa troppo macchinosa nella prima trasferta dell’anno a Caserta. A fermare le offensive avversarie ci penserà ovviamente Matteo Pisseri: da ormai un anno a questa parte, una vera e propria garanzia tra i pali.