Lindiscrezione sui nuovi risvolti dello strano trasferimento della dirigente di polizia viene lanciata da sud press
Catania, caso Muliere: sciolta la squadra del Commissariato di Mesina?
LINDISCREZIONE SUI NUOVI RISVOLTI DELLO STRANO TRASFERIMENTO DELLA DIRIGENTE DI POLIZIA VIENE LANCIATA DA SUD PRESS
Il caso di Adriana Muliere, la dirigente del Commissariato di Polizia di Nesima trasferita nelle scorse settimane per ordini superiori si arricchisce di un nuovo colpo di scena. Stando quanto scrive stamattina Sud Presso giornalismo dinchiesta, sembra che la squadra del Commissariato di Nesima sarebbe stata sciolta.
Si tratta, come leggiamo sempre su Sud Press di unindiscrezione ancora da confermare. Voci che corrono e si rincorrono indicative, comunque, di unatmosfera pesante.
Se lindiscrezione dovesse essere confermata, fa notare Sud Press, si avrebbe la bizzarra dimostrazione che, a Catania, sarebbe più importante fermare qualche automobilista con lassicurazione scaduta, piuttosto che contrastare il crimine dando una mano alla magistratura.
Il nostro giornale sta seguendo questa vicenda poco gettonata dalla grande informazione. La dirigente di Polizia, ufficialmente, sarebbe stata allontanata per il suo eccessivo amore per gli animali: ovvero perché avrebbe ospitato nei locali del Commissariato cani randagi, sfamandoli e accudendoli.
Accuse strane, perché, semmai, la dottoressa Muliere meriterebbe di essere premiata. Perché i cani randagi, infatti, possono diventare pericolosi se affamati.
Stando a quello che su legge su Sud Press, la dirigente stava indagando su appalti che riguardavano proprio i canili. Non solo. A quanto ha detto il senatore del Movimento 5 Stelle, Mario Michele Giarrusso – che difende a spada tratta loperato della dirigente del Commissariato di Nesima – la dottoressa Muliere, prima di essere trasferita durgenza indagava anche sui centri commerciali.
Va precisato che unindagine amministrativa sui centri commerciali siciliani non è mai stata effettuata. Cosa, questa, che dovrebbe essere promossa dalla Regione siciliana. Non sono mancate, invece, le indagini giudiziarie e i sequestri.
Guada caso, il numero dei centri commerciali, in Sicilia, è cresciuto negli ultimi cinque anni. E continua a crescere. Soprattutto a Catania. Dove la quantità e lampiezza di questi centri commerciali non sono affatto giustificati dalleconomia della città e, in generale, di questa provincia.
Per la cronaca, le autorizzazioni per l’apertura di nuovi centri commerciali vengono rilasciate dall’assessorato regionale alle Attività produttive.
Non sappiamo se, come leggiamo su Sud Press, la dottoressa Muliere abbia indagato sui centri commerciali di Catania e provincia. Ma se lha fatto, deve aver impattato con interessi enormi.
Un altro filone dindagine seguito dalla dirigente di Polizia sarebbe quello del riciclaggio dei farmaci. Questione pesante anche questa.
Insomma, una storia strana, quella del vice questore Muliere. Che fa riflettere proprio perché tenuta bassa dai grandi organi dinformazione. Un motivo in più per seguirla passo passo.