La manifestazione ha aperto i battenti con l'incontro con Boss Doms, il produttore di Achille Lauro. All'ex parcheggio Amt si parlerà di Che hai fatto in tutti questi anni, libro edito da Einaudi. Il commento del direttore artistico Simone Dei Pieri
Catania Book Days, ottimo inizio per gli eventi culturali Domenica la presentazione del libro di Negri Scaglione
Inizio scoppiettante per la seconda edizione dei Catania Book Days. A tagliare il nastro di partenza è stato Boss Doms, produttore, chitarrista e partner musicale di Achille Lauro. L’incontro, dal titolo Musica, identità e cultura: come i nuovi linguaggi stanno cambiando la storia si è svolto all’auditorium del monastero dei Benedettini ed è stato organizzato in collaborazione con il dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università di Catania. A dialogare con l’eclettico ospite, collegato in remoto a causa di un improvviso imprevisto familiare, il professore di sociologia digitale Davide Bennato e Beatrice Cristalli, collaboratrice Treccani e Focus Scuola, che lo stesso Doms ha ribattezzato professoressa rave.
«Insieme a Boss Doms abbiamo parlato di tante cose – ha dichiarato Simone Dei Pieri, direttore artistico del Catania Book Festival, intervenuto all’interno del programma Tuttoapposto di Antonella Insabella, in onda su Radio Fantastica del gruppo Rmb – Molti studenti ci hanno ringraziato perchè abbiamo un po’ tolto quel velo di Maya che a volte si crea attorno su alcuni argomenti. Sono davvero molto contento. Domenica 19, all’interno della cornice del Pop Market Sicily, è in programma il secondo appuntamento. All’ex parcheggio dell’Amt, Piero Negri Scaglione, caporedattore di Rolling Stone Italia e vicedirettore di Gq, ci parlerà del suo libro Che hai fatto in tutti questi anni, edito da Einaudi».
Gli appuntamenti della manifestazione continueranno anche nei prossimi giorni. Il programma prevede infatti, fino al 25 settembre diversi incontri. Si parlerà di diversi temi, molti dei quali saranno affrontati da donne. «Quando scegliamo gli ospiti – continua Dei Pieri – non li scegliamo in quanto uomini o in quanto donne, però è anche vero che per noi è importante, a differenza di tanti altri festival, dare voce alle donne. Durante il nostro lavoro di selezione e ricerca ci capita quasi sempre di trovare delle donne come esperte dell’argomento che vogliamo trattare. Mi sembra assurdo assistere a manifestazioni culturali dove, come ospiti, siano presenti solo uomini. Non riesco a capire – conclude – come si possa dire di non trovare donne disposte a partecipare, noi le donne le troviamo sempre e senza molte difficoltà».