Catania, a Cosenza per proseguire la serie positiva Rossazzurri in campo stasera: molti ex tra gli etnei

Provare ad allungare il passo, per arrivare nel migliore dei modi alla sfida d’altissima classifica di martedì prossimo contro il Monopoli. Il Catania si appresta a vivere la trasferta di Cosenza, con la consapevolezza di essersi lasciato alle spalle i passi falsi di inizio stagione, ma al tempo stesso con l’accortezza di non potersi rilassare, per evitare di cadere in errori già commessi. Guardando ai freddi numeri, la gara di stasera allo stadio San Vito (calcio d’inizio alle 20.30) potrebbe sembrare segnata in partenza: rossazzurri secondi e col vento in poppa dopo tre vittorie consecutive senza subire reti, calabresi invece alla ricerca della prima vittoria e fermi a quota 2 punti in classifica, frutto di 3 ko e 2 segni X contro Matera e Fidelis Andria.

La società del presidente Guarascio, preso atto della situazione, ha subito cercato di attuare una contromisura all’emorragia di risultati: via l’allenatore Gaetano Fontana, rimpiazzato dallo specialista in promozioni Piero Braglia. Un tecnico di grande esperienza, per provare a risollevare i silani dall’attuale impasse. Il curriculum di Braglia, d’altronde, parla chiaro: tre vittorie del campionato di C con Catanzaro, Pisa e Juve Stabia, un esonero lo scorso anno ad Alessandria da primo in classifica. Non sarà facile per il Catania: i cambi tecnici, infatti, portano sempre a una scossa nei gruppi che lo subiscono, quando i calciatori si sentono nuovamente messi in discussione e hanno il bisogno di mettersi in mostra per scombinare le gerarchie. Lo sa bene Christian Caccetta, uno dei tanti ex della partita tra le fila rossazzurre assieme a Blondett, Tedeschi e Fornito. Il centrocampista, intervenuto ieri in conferenza stampa, ha le idee chiare sull’incontro di stasera: «Il Cosenza non è abbordabile, non dobbiamo farci ingannare dai due punti in classifica. Non mi aspettavo questo avvio da parte loro, di sicuro qualcosa non ha funzionato. Ci attenderà una battaglia dal punto di vista agonistico, perché vorranno uscire da questo periodo buio, facendolo nel migliore dei modi davanti al pubblico amico».

Nel gruppo rossazzurro, comunque, la fiducia è in netta ascesa: «sta crescendo gara dopo gara – ribadisce Caccetta ai giornalisti –, assieme alla condizione fisica. Io stesso lavoro ogni giorno per migliorarmi: a noi mezzali mister Lucarelli chiede molto di attaccare la profondità, sfruttando eventuali buchi difensivi. Quando sono arrivato qui sapevo che ci sarebbe stato molto da lavorare: pur avendo giocato gli ultimi quattro incontri non posso essere sicuro del posto da titolare. Il bello di questo gruppo è che c’è una concorrenza sana e rispettosa». Una rivalità che è anche indice di una rosa di qualità, a cui Cristiano Lucarelli può attingere di volta in volta per trovare le soluzioni migliori. Nel probabile 11 di stasera sono molti i possibili ballottaggi in ruoli cardine: in difesa, ad esempio, potrebbe scoccare l’ora di Blondett dal 1’ al posto di Bogdan, mentre sulla corsia di sinistra Djordjevic è in lizza per dare un po’ di riposo a Marchese in vista del turno infrasettimanale di martedì prossimo. In avanti, poi, si attende con ansia l’esordio di Ripa: Curiale sinora non ha dato il meglio, ipotizzare una staffetta non è quindi impossibile. Sembrano invece imprescindibili, al momento, Ciccio Lodi e Andrea Russotto: i migliori di questo primo scorcio di stagione.

Il 3-5-2 del Catania dovrà fare attenzione al fiuto del gol di Alain-Pierre Baclet e all’esperienza di uomini come il mediano Massimo Loviso (per lui trascorsi in Serie A a Bologna) e il difensore Manuel Pascali: saranno loro a guidare una squadra costruita per i quartieri alti, in cerca di riscatto. I soli sei precedenti danno al Catania un piccolo vantaggio: due vittorie rossazzurre al San Vito, di cui la più recente è quella dello scorso anno, un 1-2 di rimonta che ha visto gli etnei di Rigoli rispondere al vantaggio di Baclet con le reti di Bergamelli e Mazzarani. Numeri positivi, ma con una certezza: in Serie C ogni partita è una battaglia sportiva, spesso in bilico fino al fischio finale.


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