Nonostante il sospetto che il patrimonio venisse occultato, i finanzieri hanno trovato soltanto le briciole. Si sono limitati così a sequestrare l'appartamento intestato alla moglie di Caramma e un piccolo immobile di proprietà dell'avvocato
Caso Saguto, nel conto del giudice solo 18 euro «Rapporti deviati tra ex presidente e Seminara»
Suona come una beffa la notizia che nel conto corrente sequestrato a Silvana Saguto, l’ex presidente della sezione Misure di prevenzione del tribunale di Palermo indagata nell’ambito dello scandalo sulla gestione dei beni sequestrati, gli investigatori della Guardia di Finanza hanno trovato solo 18,18 euro. Il provvedimento era stato disposto in via d’urgenza dalla Procura di Caltanissetta perché c’era il sospetto che il patrimonio venisse occultato.
Su altri due conti correnti intestati alla Saguto e al marito Lorenzo Caramma sono stati trovati invece 2.708,8 euro. Anche all’avvocato Gaetano Cappellano Seminara, che ha monopolizzato per molti anni gli incarichi di amministratore giudiziario per importi milionari assegnati dalla Saguto, gli investigatori hanno trovato le briciole: poco meno di 40 mila euro. Le cifre sono pubblicate stamani dall’edizione locale del quotidiano La Repubblica.
I finanziari del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza hanno dovuto limitarsi a sequestrare nei giorni scorsi l’appartamento intestato alla Saguto e un altro piccolo immobile di 80 metri quadri di proprietà di Cappellano Seminara. Secondo la Gip di Caltanissetta Maria Carmela Giannazzo, che ha convalidato il provvedimento di sequestro, l’ex presidente della sezione Misure di prevenzione e Cappellano Seminara avrebbero avuto «rapporti deviati», con maxiparcelle e favori elargiti dalla Saguto all’amministratore giudiziario in cambio di consulenze assegnate al marito del magistrato.