Il giudice ha rigettato la richiesta dell'avvocato dell'imputato Santo Salerno. Il processo per il 24enne figlio di un vigile urbano siracusano va avanti con il rito abbreviato secco. La decisione del giudice è prevista per il prossimo marzo
Caso Formosa, no a nuova perizia chiesta dalla difesa Legale: «Offriva dinamica inverosimile dell’incidente»
Non ci sarà nessuna nuova perizia tecnica nel processo per la morte del 15enne siracusano Renzo Formosa in cui è imputato per omicidio stradale il 24enne Santo Salerno, figlio di un vigile urbano aretuseo.
«La difesa – spiega a MeridioNews Gianluca Caruso, il legale della famiglia Formosa – aveva presentato una richiesta di perizia che offriva una ricostruzione della dinamica dell’incidente completamente diversa da quella già accertata anche dai tecnici della procura sulla base di riscontri oggettivi». Tra i punti contestati dall’avvocato Caruso ci sono anche le ipotesi che Renzo avrebbe invaso la corsia opposta e superato, a bordo del suo scooter, il limite di velocità consentito. «Circostanze inverosimili anche rispetto a quanto emerso dagli accertamenti scientifici», aggiunge il legale soddisfatto di quanto deciso dal giudice.
Durante l’udienza al tribunale di Siracusa, stamattina, non è stata accolta la richiesta del rito abbreviato condizionato alla nuova perizia tecnica. Il processo, dunque, va avanti con il rito abbreviato secco. La prossima udienza, quella in cui è prevista la decisione del giudice sull’imputato, è stata fissata per l’11 marzo del 2020.
Il figlio dell’agente di polizia municipale per quattro volte si è già visto rigettare la richiesta di un patteggiamento da parte del giudice. Seconda la ricostruzione fatta dagli investigatori, Salerno avrebbe perso il controllo dell’auto vicino a una curva. Sbandando, avrebbe invaso la corsia opposta lungo la quale procedevano tre scooter affiancati tra cui quello guidato da Renzo Formosa. Il 15enne, dopo un giorno di ricovero in prognosi riservata all’ospedale Umberto I, è morto a causa delle gravi ferite riportate nello scontro.
All’epoca dell’incidente, i rilievi sono stati svolti dagli agenti della polizia municipale siracusana. La famiglia Formosa ha sporto querela nei confronti dei due vigili intervenuti, Francesco Callea e Francesco Gualtieri. Il sindaco di Siracusa Francesco Italia, lo scorso anno, ha chiesto una relazione sul caso alla commissione disciplinare, da cui ha preso il via il procedimento amministrativo che ha portato alla sospensione dei due vigili urbani. La sanzione disciplinare, però, è stata applicata in ritardo. Qualche settimana fa per i due agenti di polizia municipale è arrivata l’archiviazione.