‘Caso’ Denise, Jessica Pulizzi in aula: “Non sono stata io…”

Ieri sera, in tv, la trasmissione “Chi l’ha visto?” di Federica Sciarelli, ha puntato i riflettori sul ‘Caso’ di Denise Pipitone, la bimba (che oggi dovrebbe essere una ragazzina) rapita l’1 settembre del 2004 a Mazara del Vallo. Di scena, la principale imputata del processo in corso a Marsale, Jessica Pulizzi, che due giorni fa, in udienza, ha affermato di non sapere nulla di questa storia.

Ieri, come già accennato, il programma di Federica Sciarelli è tornata su una storia che in questi nove anni ha seguito scrupolosamente.

Jessica Pulizzi (foto sotto tratta da lapanchinadimariella.forum) davanti ai giudici del Tribunale di Marsala, ha negato ogni addebito, sostenendo di aver appreso che Denise fosse figlia illegittima del padre, Piero Pulizzi, solo dieci giorni dopo il sequestro.

“Prima dell’1 settembre del 2004 non ho mai saputo che Denise fosse figlia di mio padre. Avevo avuto dei sospetti, ma lui aveva sempre negato e aveva anche giurato su di me e mia sorella Alice, che non era vero niente. Solo l’11 settembre 2004, mentre ero al commissariato, ho saputo da mia madre che Piera aveva avuto una bambina. Mio padre, lo stesso giorno, sempre in commissariato, mi disse che Denise era sua figlia. Io ero lì per essere interrogata di nuovo, ma fino a quel momento non sapevo nulla”.

Il pm Sabrina Carmazzi, però, ha contestato alla Pulizzi che Fabrizio Foggia, suo ex fidanzato, in una precedente deposizione, ha detto che Jessica era al corrente della gravidanza.

Durante l’udienza non sono mancati i colpi di scena. La Pulizzi ha infatti rivelato di aver sospettato, all’epoca dell’accaduto, della colpevolezza del padre Piero Pulizzi e di averlo ritenuto responsabile del sequestro della piccola.

“Mi sono fatta l’idea che mio padre avesse preso la bambina quando i poliziotti, intorno alle 15:00 del primo settembre 2004, vennero a casa mia cercando mio padre”, ha detto Jessica in aula. “Fu quel giorno che sospettai che fosse stato lui a prenderla”.

La trasmissione “Chi l’ha visto?”, insomma, ha ricostruito, passo dopo passo, l’udienza di due giorni fa. Sottolineando i troppi i “non ricordo” di Jessica Pulizzi in risposta alle domande incalzanti del pm Sabrina Carmazzi. Tante, anche, le incongruenze nel modo di esporre i fatti da parte dell’imputata, soprattutto quando le è stato chiesto dove si trovasse quel primo settembre tra le 11,00 e le 12.30 del mattino, e dove avesse dormito quella stessa notte.

In aula Jessica ha detto “di aver dormito a casa”, ma nel verbale datato 30 marzo 2005, riferisce di aver trascorso la notte del primo settembre dalla nonna materna, Antonietta Lo Cicero.

Inoltre l’imputata ha dichiarato di essere venuta a conoscenza della relazione tra Piera Maggio (foto a destra) e il padre, tramite una sua compagna di scuola che, ai tempi, li vide insieme in auto.

“Nel 1999 ho telefonato a Piera Maggio per dirle di stare lontana da mio padre”, ha detto la Pulizzi in aula. “Questo dopo aver avuto dei sospetti. A quel punto, chiesi a mio padre se aveva una relazione con qualcuno e lui mi disse di no”.

Dal quel momento in poi, Jessica racconta di aver notato nel padre una serie di comportamenti strani che non la convincevano: “Prima mi dava il cellulare liberamente, poi iniziò a prestarmelo solo in sua presenza. Vedevo le chiamate sul suo cellulare e quando gli chiedevo chi fosse, lui rispondeva che si trattava di un’amica”.

Jessica sostiene di non aver mai capito i veri motivi delle liti tra la madre, Anna Corona, anche lei indagata in concorso per sequestro di minorenne, e Piera Maggio, conosciuta agli inizi del ’98 quando la stessa Jessica Pulizzi aveva appena 11-12 anni.

“Piera era un’amica di mia mamma. Frequentava casa mia, mentre io sono entrata una volta sola a casa sua . All’epoca i miei erano ancora sposati e vivevamo tutti in via Pirandello. Poi i rapporti tra le nostre famiglie si sono interrotti”.

Il periodo della rottura tra Piera Maggio e Anna Corona, secondo la ricostruzione degli inquirenti, corrisponderebbe alla separazione di Piero Pulizzi e Anna Corona. “All’epoca – ha ricordato ancora Jessica – mio padre andò a vivere dalla nonna paterna, Anna Minaudo. I litigi tra i miei iniziarono dopo un po’ che la mamma non si frequentava più con la signora Maggio”.

Tra gli imputati era presente anche l’ex fidanzato di Jessica, Gaspare Ghaleb, 27 anni, accusato di false dichiarazioni al pubblico ministero. In aula c’era anche lei, Piera Maggio, che non ha mai perso una sola udienza, affiancata dal suo legale Giacomo Frazzitta. Una mamma coraggio che cerca la sua bimba senza perdere mai le speranze, fiduciosa nella giustizia e fermamente convinta della colpevolezza di Jessica Pulizzi e Anna Corona.


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