Caso Andrea Doria: “Non chiudeteci la scuola!”

«Ho due figli, vanno entrambi alle elementari. Sono una mamma, e ho paura di non poter dare loro un futuro, di non potermi permettere di far finire loro gli studi, di consentire a entrambi di avere quello che io non ho avuto. Sarebbe un sogno vederli col diploma tra le mani, oppure, ancora meglio, all’Università. La scuola è importante, è tutto quello che hanno, se gliela tolgono, ai miei figli, io come faccio? Se chiudono l’ Andrea Doria, i piccoli, quelli delle elementari della Battista, i miei, si trovano assieme ai più grandi, a quelli delle medie della scuola che non c’è più. Non li conosco, e ce ne sono di una certa età, come i ripetenti. Farei dei grossi sacrifici, ma li toglierei da qua, li porterei in un’altra scuola, lontana, ma prima vengono le loro esigenze, la loro istruzione, e poi le mie difficoltà.»

A parlare è una madre giovane, come ce ne sono molte altre in un corridoio del Circolo Didattico “Cesare Battisti”, riempito di sedie in occasione dell’incontro di martedì, organizzato dall’Osservatorio sulla Dispersione Scolastica della I Municipalità, sullo sfratto esecutivo dell’I.C. “Andrea Doria”, fissato per il 7 Luglio.

Il Comune di Catania ha accumulato circa 170mila euro di debiti nei confronti della Compagnia di Sant’Orsola, proprietaria dell’immobile di via Cordai, perché non paga il canone d’affitto da ormai un anno e mezzo.

«Per problemi interni, le Orsoline non possono più permettersi di mantenere la struttura e sono costrette a venderla» spiega Giuseppe Giuffrida, avvocato della Compagnia di Sant’Orsola, che continua: «Fino al giorno dello sfratto, il Comune può fare marcia indietro e decidere di acquistare i locali, poiché non chiuderemo alcuna trattativa fino a quel termine: ci sembra giusto dare la precedenza alla scuola».

Ma se il Comune, come sembra probabile, non optasse per l’acquisto? Se i soldi non si trovassero?

Lucia Garozzo, Rita Bonaccorso e Anna Galantone fanno parte del comitato delle mamme del “Cesare Battisti”, attualmente Circolo Didattico, che dall’anno scolastico 2010-2011 diventerà Istituto Comprensivo.

Se la Doria fosse effettivamente sfrattata, la gran parte degli studenti che la frequentano sarebbe smistata negli altri istituti, già pieni. Risultato? Classi colme oltre ogni limite, doppi turni, annullamento della continuità didattica e bruschi cambiamenti d’ambiente. Per non parlare, poi, del disagio di chi, avendo più figli, sarebbe costretto ad accompagnarli in plessi diversi, talvolta molto distanti.

«Come ci organizziamo con il lavoro? Se ci sarà da accompagnare i bambini a scuola ad ogni orario, di mattina o di pomeriggio, per i doppi turni, sarà un’impresa» raccontano, esasperate, le mamme del comitato. «In inverno fa buio presto. In questo quartiere, senza la luce, non lasciamo che i nostri figli vadano e tornino da soli da scuola: noi lavoriamo, non possiamo stargli dietro. Piuttosto che fargli correre dei rischi, qui, li teniamo a casa. Dicono che San Cristoforo è un quartiere degradato: il degrado non lo facciamo noi, o i nostri bambini, ma l’assenza di scuole e di istituzioni, che ci cercano quando hanno bisogno di voti e poi spariscono. I politici economicamente stanno bene: non vivono in posti come questo, i loro figli non frequentano i nostri… Come pretendono di sapere che problemi abbiamo se a stento sanno chi siamo?»

E minacciano di occupare lo stabile del “Cesare Battisti”, piuttosto che lasciare che i debiti del Comune turbino la loro pace.

«Non faremo entrare nessuno. Ci barricheremo nelle classi. Le scuole, piuttosto che chiuderle, le costruiscano. Se, entro il 7 Luglio, non si sarà trovata una soluzione, creeremo un gran caos».

Sono agguerrite, e non hanno intenzione di lasciarsi scoraggiare. Anche Maria Paola Iaquinta, direttrice della “Cesare Battisti”, coordinatrice dell’Osservatorio sulla Dispersione Scolastica e organizzatrice dell’evento, pare turbata. E anche costernata per l’assenza, abbastanza evidente, di illustri invitati, come il Sindaco e il Provveditore. Non c’era neanche il preside dell’”Andrea Doria”, anche se il problema della sua scuola è un problema di quartiere. Il famoso decreto Gelmini ammette delle deroghe al ridimensionamento della spesa per l’istruzione, deroghe che vanno in favore delle zone particolarmente a rischio. San Cristoforo è una di queste.

Intanto, a poche decine di metri, in via Cordai l’”Andrea Doria” continua placidamente la sua attività didattica.

«Noi sappiamo che abbiamo lo sfratto», afferma Barbara Messina, vicepreside dell’I.C., e continua «ma non possiamo fare niente per risolvere il problema. Devono pensarci altri: la scuola non chiude, abbiamo semplicemente un problema di locali che non è di nostra competenza. Qualsiasi riunione, fatta ovunque, lascia il tempo che trova, se non sono presenti le autorità a cui noi abbiamo già fatto delle domande».

A questo punto, la domanda è scontata: sono arrivate delle risposte?

«No».

Alla data dello sfratto manca poco più di un mese e a pagare il mutismo ufficiale sono i 563 ragazzi che, per il momento, hanno la loro scuola in via Cordai. Da luglio, non si sa.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

E’ un’Odissea quella dell’Istituto Comprensivo di via Cordai, a San Cristoforo. Da anni si minaccia uno sfratto che, da luglio, pare sarà esecutivo. Martedì mattina, l’Osservatorio sulla Dispersione Scolastica della I Municipalità di Catania ha organizzato un incontro al Circolo Didattico “Cesare Battisti”: grandi assenti e tanta rabbia, quella delle mamme

E’ un’Odissea quella dell’Istituto Comprensivo di via Cordai, a San Cristoforo. Da anni si minaccia uno sfratto che, da luglio, pare sarà esecutivo. Martedì mattina, l’Osservatorio sulla Dispersione Scolastica della I Municipalità di Catania ha organizzato un incontro al Circolo Didattico “Cesare Battisti”: grandi assenti e tanta rabbia, quella delle mamme

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]