Il direttore generale del Consorzio autostrade siciliane, Salvatore Pirrone, annuncia una selezione di personale entro la fine dell'anno. Serviranno a potenziare i servizi nei mesi di maggiore traffico. «Potremo dare le ferie ai casellanti lungo la Messina-Catania e la Palermo-Messina», spiega
Cas, reclutamento di casellanti entro il 2016 «Persone più veloci di macchina automatica»
Il Consorzio autostrade siciliane (Cas) è pronto ad emettere entro fine anno un bando per il reclutamento di nuovo personale da destinare ai caselli. «Creiamo occupazione», spiega il direttore generale Salvatore Pirrone che ieri ha incontrato i rappresentanti del sindacato OrSa e del Coordinamento precari nei locali dell’Ispettorato del lavoro.
«Una volta approvato il bilancio dell’ente, tra settembre e ottobre, affideremo a una società interinale il compito di individuare agenti di esazione – prosegue Pirrone- così da avere un portafoglio di professionalità dal quale attingere quando ne avremo bisogno». Soddisfazione è stata espressa dai sindacati. «Finalmente arriva un impegno importante e formale da parte del Consorzio che riapre le speranze ai tanti lavoratori precari del Cas disoccupati dal 2011».
Sarà possibile per tutti i precari storici, infatti, partecipare a questa selezione. Il personale sarà chiamato nei momenti di maggiore esigenza. «Per esempio in estate – sottolinea Pirrone -. Potremo dare le ferie ai casellanti in servizio lungo le due autostrade (la A18 e A29, ndr)». Sulla possibilità, applicata in altre regioni, di sostituire i casellanti con le casse automatiche, Pirrone spiega che «sono distribuite già nel numero massimo lungo la rete autostradale siciliana, ma non possono comunque andare a sostituire il lavoro dell’operatore che è tre volte più veloce di una biglietteria automatizzata».
Grazie alla mediazione dell’Ispettorato al lavoro di Messina «si è raggiunto questo importante impegno – concludono i sindacati – che diventa determinante per dare trasparenza e certezza di legalità a un percorso che può dare speranza occupazionale a oltre un centinaio di precari che attendono da troppo tempo un ritorno al lavoro».