«Siamo qui per dare una mano al Consorzio autostrade siciliane a rilanciarsi sia sul terreno dell’efficienza che sul piano della legalità e della trasparenza». Sono le parole del presidente della commissione antimafia regionale Antonello Cracolici al termine delle audizioni di oggi con i vertici del consorzio e con l’assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Aricò, che […]
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La commissione antimafia al Cas: «Servono efficienza e legalità»
«Siamo qui per dare una mano al Consorzio autostrade siciliane a rilanciarsi sia sul terreno dell’efficienza che sul piano della legalità e della trasparenza». Sono le parole del presidente della commissione antimafia regionale Antonello Cracolici al termine delle audizioni di oggi con i vertici del consorzio e con l’assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Aricò, che si sono svolte proprio nella sede del Cas di Messina. «Abbiamo posto una serie di valutazioni che riguardano la capacità di dotarsi di un nuovo apparato amministrativo per rompere incrostazioni che condizionano pesantemente il presente», ha sottolineato Cracolici in merito alle inchieste che nell’ultimo periodo hanno riguardato il Cas.
«Dobbiamo prendere atto che il Cas è una delle società strategiche della Regione, parliamo di oltre un miliardo di investimenti previsti per i prossimi anni nella rete di infrastrutture di questa terra, per cui dotarsi di una struttura in grado di garantire trasparenza ed efficienza è la sfida alla quale non possiamo sottrarci – ha aggiunto il presidente della commissione antimafia – Siamo qui per manifestare l’attenzione e l’esercizio di una vigilanza permanente nei confronti di questa società. Per la prima volta, la commissione è nella sede di un’azienda partecipata, vogliamo dare sostegno agli amministratori che devono perseguire obiettivi di trasparenza e costruire le condizioni di una collaborazione, ma con il massimo rigore, perché le procedure di gara devono essere vere e non sistemi surrettizi da affidare a qualche amico, per agire nell’interesse di tutti i cittadini onesti».