Caro Crocetta, prima si ‘inginocchia’ davanti ai petrolieri e poi si lamenta dell’Eni a Gela?

IL PRESIDENTE DELLA REGIONE, SU FRONTE PETROLIFERO, RACCOGLIE QUELLO CHE HA SEMINATO: E SICCOME HA SEMINATO VENTO, RACCOGLIE TEMPESTA. LA COSA PIU’ SERIA SAREBBE REVOCARE TUTTE LE CONCESSIONI DI RICERCA DI IDROCARBURI E PUNTARE SUL TURISMO

di Carmelo Raffa

Così Rosario Crocetta, dopo aver concesso tanto ai petrolieri, si pente e scende sul sentiero di guerra. LinkSicilia, nei mesi scorsi, ha riportato per filo e per segno tutti gli atti compiuti dall’attuale Governo regionale – atti avallati dall’Ars – che prevedono  varie agevolazioni concesse alle compagnie petrolifere.

L’attuale Presidente della Regione, da candidato, era schierato a fianco dei manifestanti e partecipava alle varie iniziative di protesta organizzate dalle associazioni degli ambientalisti per tutelare e salvaguardare il territorio dell’Isola e si impegnava, dopo la sua elezione, a cambiare le cose anche nel settore petrolifero.

Ma, come per il Muos di Niscemi (Crocetta da candidato era contrario, ora è a favore) e per l‘acqua pubblica (altro impegno che il governatore si è rimangiato), anche questa promessa di Crocetta si è rivelata una promessa marinaio, perché da quello che emerge oggi su petrolio e permessi di ricerca, in Sicilia “il musicante è cambiato, ma la musica è sempre la stessa”.

Crocetta non solo ha concesso benefici economici ai petrolieri, ma non li ha ostacolati per effettuare nuove trivellazioni, tant’è vero che nei giorni scorsi ed in merito alle “nuove autorizzazioni per i pozzi” ha ricevuto un pesante attacco da parte di Greenpeace che ha criticato il Governo regionale per aver sottoscritto, il 4 giugno scorso, un protocollo di accordo con Assomineraria, Enimed, Edison idrocarburi Sicilia e Irminio srl.

Proprio Greenpeace, nei giorni scorsi, ha portato la sua nave Rainbow Warrior a Palermo per protestare contro il Ministero dell’Ambiente affinché non rilasci nuove autorizzazioni per operazioni di ricerca di petrolio a largo della costa che va da Siracusa a Marsala.

Perché Crocetta ha mutato atteggiamento nei confronti dell’Eni?

Nei giorni scorsi l’Eni ha fatto capire chiaramente che intende puntare alla massima produttività aziendale e che ciò non si concilia con la salvaguardia di rami secchi tra i quali risulta esserci quello di Gela. Un grave affronto quindi quello di Eni per i siciliani e per di più “una tagliatina di faccia” per il governatore per la sua amata Gela.

Crocetta, infatti, a conclusione di una riunione di ieri al Ministero dello Sviluppo Economico ha dichiarato all’Ansa: “La Sicilia non può essere trattata come un limone, da un lato contribuisce col 70% alla produzione di petrolio estratto in Italia, dall’altro si pretende che poi la raffinazione venga fatta al Nord”. Il tutto, aggiunge Crocetta, “mentre si continuano a chiedere nuove autorizzazioni per i pozzi e dall’altro si pretende che poi la raffinazione venga fatta al Nord Italia: questa è una scelta inqualificabile”.

Presidente Crocetta: ma lei crede veramente di essere ancora credibile? Pensa veramente che i siciliani, piuttosto che guardare ai suoi atti di governo – pessimi anche sul fronte del petrolio, del petrolieri e dell’Eni di Gela – prendano ancora sul serio le sue parole?  

Noi ci chiediamo: non sarebbe meglio cacciare i petrolieri dalla Sicilia, risanarla e riconventirla in Regione a vocazione turistica? Una Sicilia vivibile e non inquinata è il sogno dei siciliani. Facendo ciò, ma seriamente, avremmo un ritorno economico, produttivo ed occupazionale e senza respirare aria malsana in questa povera terra.

Chiediamo troppo. Forse sì! Perché l’attuale presidente della Regione si è abituato da decenni agli odori del petrolio e sicuramente penserà di noi che siamo dei marziani.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]