Caro Bersani, impediamo a Renzi e Berlusconi di penalizzare i lavoratori

L’EX SEGRETARIO DEL PD STA FINALMENTE RIPRENDENDO NELLE PROPRIE MANI IL PARTITO

di Carmelo Raffa

Buon risveglio Pier Luigi Bersani!

Era arrivata da tempo l’ora per ricordare al Premier Matteo Renzi che si trova a quel posto grazie al quel 25% ottenuto alle elezioni politiche dal PD il cui leader era Pier Luigi Bersani.

Abbiamo notato che, caro Bersani, Ella, da Gran Signore, ha evitato di polemizzare con i tanti deputati e senatori che si ritrovano in Parlamento grazie alla sua gestione e che subito dopo si sono precipitati a salire sul carro del vincitore o nuovo Messia Matteo Renzi.

Noi di LinkSicilia in note precedenti abbiamo ben esplicitato che i parlamentari del PD hanno l’obbligo morale di sostenere fino in fondo il programma elettorale presentato da Pier Luigi Bersani.

Invece… la forte sbornia che ha colpito Renzi dopo i risultati delle europee negli ultimi giorni gli ha fatto assumere un atteggiamento arrogante e poco rispettoso nei confronti di coloro che militano nel PD e che hanno fatto la storia dei progressisti in Italia, ma non solo, poiché nei fatti si registra anche e dopo 60 anni di storia politica italiana l’interruzione dei rapporti da parte del Governo con i rappresentanti sindacali.

“Noi andremo per la nostra strada”, è il Renzi-pensiero. Ma quale strada, diciamo noi? Finora abbiamo soltanto ascoltato slogan e constatato che la situazione economica del paese precipita sempre più.

Se partiamo dalla Sicilia e dal Mezzogiorno constatiamo che, giorno dopo giorno, si abbassano saracinesche e chiudono attività produttive. I tassi di disoccupazione giovanile hanno raggiunto percentuali quasi vicine al 100%. Ed al Nord, anche se si vive sicuramente meglio, si rileva che è diventato complesso mantenere o trovare una possibilità occupazionale.

Caro Renzi, se Lei ha proposte concrete da parte di Imprenditori esteri vincolate a modifiche dei rapporti di lavori non li tenga custodite nel suo cassetto, ma li comunichi subito agli italiani.

Noi siamo più che convinti che, purtroppo, non c’è nulla di buono sotto il sole, tranne l’eccessivo e classico fumo nell’aria che viene utilizzato allo scopo di nascondere i veri problemi del Mezzogiorno e dell’intero Paese.

Ben risvegliato, quindi, Pier Luigi Bersani, ma che si risvegliano tutti i veri conoscitori delle grandi battaglie e dei relativi risultati ottenuti in passato dal mondo del lavoro.

Bisogna impedire a Renzi e Berlusconi di cancellare e calpestare le tutele minime accordate dai nostri Padri costituenti e dalla buona politica degli anni passati. Vanno tutelate le fasce di lavoratori più deboli, impedendo in tal modo che abusi perpetrati in passato da imprenditori con pochi scrupoli abbiano a ripetersi.

E’ opportuno invece che, anziché pensare a mortificare le classi lavoratrici, chi di dovere pensi seriamente a fare una vera battaglia con l’Unione europea finalizzata a dare respiro e far ripartire lo sviluppo e l’occupazione nella nostra Italia, iniziando logicamente dalla Sicilia e dalle Regioni più deboli.


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