Il passo indietro dell'attuale direttivo chiude una stagione di infinite polemiche. L'uscente presidente denuncia il pesante clima che si era venuto a creare. Ma intanto il sindaco Stefano Alì pensa già al successore. Pescando nel passato democristiano della città
Carnevale Acireale, il cda della Fondazione molla «Pressioni mai viste». Cundari per il dopo Fazzio
I rumors di questi giorni si sono rivelati fondati e così sono infine arrivate le dimissioni del consiglio di amministrazione della Fondazione del Carnevale di Acireale. La notizia è di ieri pomeriggio e a commentarla a MeridioNews sono stati rispettivamente il sindaco Stefano Alì e l’uscente presidente del cda Orazio Fazzio. «Ci sono state le dimissioni, ma i membri non sono stati sollevati da noi», dichiara Alì. Diverso, invece, è il parere di Fazzio, che però sottolinea come non ci sia alcun dissapore con il sindaco: «Siamo stati sollecitati dal sindaco a dimetterci – dichiara – ma rimane il rispetto per il suo lavoro e per la sua persona».
La Fondazione del Carnevale, esistente dal 2007, nell’edizione di quest’anno per la prima volta ha introdotto il ticket d’ingresso. Negli ultimi mesi i membri del cda sono stati oggetto di critiche provenienti da varie parti politiche. L’accusa principiale è stata di non aver prodotto i bilanci di questa ultima edizione. A voler far luce sui conti prima alcuni consiglieri comunali, a cui sono seguiti i dubbi del deputato regionale Pd Luca Sammartino sulla bontà del ticket e sulla gestione dei parcheggi a pagamento. Da ultimo è arrivata la stima da parte di un altro deputato Ars, il centrista Nicola D’Agostino, che a maggio aveva evidenziato come l’attuale gestione potrebbe aver prodotto un disavanzo di circa 350mila euro. Niente bilancio del 2019 ma a sorpresa, poche settimane fa, sono stati presentati quelli del 2018. Numero che poco c’entrano con l’ultima edizione.
L’ormai ex presidente Fazzio si concentra invece sulle «pressioni esterne da parte di alcune forze politiche». «Quello dei conti – afferma – è solo un pretesto che non è partito certo dal sindaco, ma da alcuni schieramenti politici che hanno messo nel mirino la manifestazione ancora prima che iniziasse. Noi, per il bene del Carnevale e per la piena prosecuzione in serenità della manifestazione, abbiamo raccolto l’invito a dimetterci». Tuttavia Fazzio, con un passato da carrista e artigiano della cartapesta, si dice totalmente soddisfatto di questa edizione. «In 58 anni compiuti non ricordo un’edizione così bella e così partecipata – prosegue – e posso dire che il successo è stato inconfutabile. Non lo diciamo noi, ma la gente».
Poi assicura che il documento con il bilancio è stato già trasmesso al sindaco Alì. Non dà cifre e numeri, ma non smentisce il debito. «Ci sono state delle perdite e si sono presentati dei problemi nel corso della manifestazione che hanno pesato molto, ma che non potevamo prevedere nemmeno con la sfera di cristallo – confessa Fazzio – e dico pure che il bilancio di una azienda si chiude alla fine dell’anno. Eravamo tenuti a presentare i conti entro il 30 novembre, e invece ci hanno chiesto il bilancio anche nel corso della manifestazione: una cosa mai vista». Poi glissa sugli attacchi di D’Agostino e altre forze politiche. «Alcune considerazioni le lascio a loro – conclude – ma noi siamo convinti di aver fatto un buon lavoro».
Dello stesso parere anche il direttore artistico Giulio Vasta, rimasto ancora in carica. «Sono anni che mi trovo all’interno della grande macchina del Carnevale e questa manifestazione la considero la migliore di tutte». Sull’incarico: «Io ho un contratto, non mi è stato comunicato nulla e non ho presentato dimissioni. Valuterò più avanti, ma per adesso rimango della mia posizione». Adesso si attende la nomina della nuova squadra che guiderà la fondazione. Su tutti spicca il nome dell’avvocato Gaetano Cundari come nuovo presidente. Ex assessore democristiano e, da ultimo, consigliere comunale ad inizio anni Duemila.