Care matricole, benvenute in una Facoltà vulcanica!

In un Auditorium gremito da facce perlopiù curiose e timorose, la facoltà di Lingue ha accolto le matricole in un incontro che ha avuto come scopo principale quello di chiarire i loro dubbi.
È la Vicepreside – la prof. Gemma Persico – a fare gli onori di casa e dopo aver accolto affettuosamente i neo-immatricolati passa subito alle informazioni pratiche. Naturalmente il punto centrale è stata l’importanza dello studio delle lingue, uno studio che deve procedere “attraverso l’interazione con i professori e i lettori”.
Molto legati alle rispettive materie sono stati gli interventi dei proff. Marano, Vigo e Puglisi, i quali hanno illustrato le suddivisioni dei corsi, i luoghi nei quali si terranno e le modalità dei test dei prossimi giorni. Invece un invito a “divertirsi nel limite del possibile” e a non perdere tempo, iniziando a studiare da subito è arrivato dal prof. Rappazzo.

Molto seguiti (e certamente anche apprezzati) sono stati gli interventi di Marcello Scurria – responsabile della segreteria di Presidenza – e di Enzo Ierna, dell’area Didattica. “Noi ci occuperemo di tutti i casini che affronterete nei vostri 3, 4, 5, 6, 7 anni qui” esordisce il primo, strappando una risata ai giovani iscritti. Poi aggiunge di sperare “che voi non facciate la corsa al credito. Dovete uscire da qui preparati, dei tecnici in Lingue”. Il discorso si sposta poi alle indicazioni sulla numerazione delle aule e le loro ubicazioni, inclusa una descrizione di un nuovo stabile – sito in via Gisira – che una volta pronto ospiterà un’aula internet, un laboratorio informatico e due aule capienti. L’intervento di Scurria termina con la richiesta di un applauso più corposo per lui rispetto a quello riservato precedentemente agli insegnanti. 
Il contributo di Ierna completa la serie di informazioni pratiche con la “supplica affinché non crediate alle voci di corridoio. Passiamo più tempo a smentire false voci che a confermarne di vere”. Naturalmente vengono illustrate le attività del Medialab e i progetti di Step1 e Radio Zammù.

La chiusura torna alla Vicepreside che descrive Lingue come “una Facoltà vulcanica” e afferma che “tutte le attività, da quelle ordinarie a quelle collaterali, hanno bisogno della partecipazione vera e concreta di tutti”.

La parola avrebbe dovuto infine passare agli studenti e alle loro domande, ma non sono stati molti quelli che hanno alzato i loro indici davanti la folla. La stragrande maggioranza ha preferito accerchiare chi poco prima li aveva esortati a parlare o sciamare verso la redazione in aula 24, per porre quelle ultime domande e chiarire tutti quei dubbi che almeno una volta nella nostre carriere universitarie abbiamo avuto.


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