Il bilancio di cronaca dell'ultimo dell'anno a Catania è meno grave rispetto al recente passato. Ferite lievi medicate negli ospedali Cannizzaro, Garibaldi e Vittorio Emanuele. Nei giorni precedenti carabinieri, polizia e guardia di finanza avevano proceduto con sequestri e denunce
Capodanno, quattro persone ferite per uso di petardi Il lavoro di prevenzione delle forze dell’ordine etnee
Rispetto al recente passato, il Capodanno 2018 si è rivelato tutto sommato tranquillo in fatto di incidenti derivanti dall’uso di petardi o altro materiale esplosivo. Il bilancio racconta di quattro persone con ferite non gravi, agli arti e in alcuni casi al viso, tra Catania e provincia. Alle cure dei medici dell’ospedale Cannizzaro hanno dovuto fare ricorso due giovani che, in circostanze distinte, poco prima della mezzanotte si erano recati agli ospedali Maria Santissima Addolorata di Biancavilla e Santissimo Salvatore di Paternò. Dopo i primi accertamenti, i sanitari hanno disposto il trasferimento dei due pazienti nella struttura etnea: i due giovani presentavano ferite alle mani e a un occhio.
Quindici giorni di prognosi per un trentenne che mezz’ora dopo la mezzanotte si è presentato al pronto soccorso dell’ospedale Vittorio Emanuele per una ferita alla mano – poi suturata – causata dallo scoppio di un grosso petardo. Un altro ferito è stato medicato e dimesso dal Garibaldi di Piazza Santa Maria del Gesù.
Non sono mancati i casi in cui forti esplosioni hanno provocato danni alle strutture. Per esempio il caso di Biancavilla, in via Garibaldi, dove nel tardo pomeriggio di ieri qualcuno ha lanciato un petardo nei pressi della vetrata di una abitazione, mandandola in frantumi. Sul posto si sono recati i carabinieri di Paternò. Nei giorni scorsi la polizia aveva controllato i quartieri di Picanello, Canalicchio, Barriera e San Cristoforo, individuando sei persone che vendevano in modo illegale fuochi pirotecnici: nello specifico, si trattava di oltre 5mila tra raudi, magnum, bengala e simili. Tre degli identificati erano minorenni di 14, 16 e 17 anni. E, ancora a Catania, la guardia di finanza aveva sequestrato oltre due tonnellate di botti irregolari a due aziende i cui titolari, uno di nazionalità cinese e l’altro italiano, sono stati denunciati per commercio abusivo e omessa denuncia di materie esplodenti.