La guardia di finanza ha indagato su 14 persone. La cifra che sarebbe stata percepita in maniera illecita supera il milione di euro. L'ente avrebbe organizzato i corsi in un immobile di proprietà, ma nonostante ciò si faceva rimborsare la locazione
Capo d’Orlando, truffa ai fondi per la formazione Fatture false per avere rimborsi, sei a processo
Nuovo caso di presunta frode ai contributi pubblici destinati al mondo della formazione. A una decina di giorni dello scandalo delle associazioni legate al deputato regionale Riccardo Savona, arriva il rinvio a giudizio di sei persone coinvolte in un’indagine della guardia di finanza di Capo d’Orlando e coordinata dalla procura di Patti. La cifra contestata all’ente di formazione è di 1,3 milioni di euro.
Il lavoro delle Fiamme gialle ha coperto gli anni che vanno dal 2015 a oggi, scoprendo una presunta modalità truffaldina per giustificare i contributi erogati dalla Regione nell’ambito del Fondo di sviluppo economico. Parecchie delle spese presentate agli uffici non sarebbero infatti sostenute realmente e in molti casi si sarebbe ricorsi a fatture false. Coinvolte in totale 14 persone, tra docenti e dipendenti delle associazioni che hanno presentato i progetti.
I finanzieri hanno fatto luce anche sulla proprietà dell’immobile in cui si svolgevano i corsi, sempre riconducibile all’ente ma nonostante questo messo tra le voci di costo da rimoborsare. Parallelamente alla vicenda penale, è stata fatta una segnalazione alla Corte dei conti per danno erariale.