Caos Tari, il Consiglio si interroga Anastasi: «Cosa devono fare i cittadini?»

«I cittadini vanno all’ufficio Tari, che manda i messi comunali alle sedi distaccate dei Servizi sociali per prendere le informazioni riguardo alle esenzioni, e poi ritornano. Un via vai che blocca la macchina amministrativa. Non sarebbe meglio se le municipalità si attivassero per mandare le pratiche al Comune?». Interviene così sul tema del giorno in città il consigliere Sebastiano Anastasi di Grande Catania. Da alcuni giorni sono infatti arrivate a casa dei catanesi i bollettini per il pagamento della prima rata della nuova tassa sui rifiuti che sostituisce la vecchia Tarsu e pesa per molte centinaia di euro a famiglia. Alla quale si aggiungono le altre imposte previste all’interno dell’Imposta comunale unica Iuc. Il Consiglio, nella seduta dell’11 giugno, aveva votato insieme al regolamento anche degli sgravi, per i quali, secondo quanto denunciato dal consigliere, si è venuto a creare caos nell’ufficio preposto di palazzo dei Chierici, in piazza Duomo.

«Il Comune permette la rateizzazione della prima rata in due rate. Però si chiedono gli interessi. Ma l’amministrazione non aveva detto che era senza interessi?», chiede il consigliere Giuseppe Catalano di Articolo 4. Sul tema però l’amministrazione – presenti in aula il vicesindaco Marco Consoli e gli assessori alla Viabilità Rosario D’Agata e all’Urbanistica Salvo Di Salvo – non risponde. Ma proprio ieri una nota dell’assessore al Bilancio Giuseppe Girlando specificava i passi necessari per la rateizzazione della prima rata, prevista per chi paga più di 200 euro l’anno.

«Basterà scaricare il bollettino dal sito del Comune – ha spiegato Girlando -,  stamparlo, inserire nello spazio relativo all’importo la metà della cifra dovuta per l’acconto e pagare entro il 16 luglio. L’altra metà della cifra, oltre agli interessi legali per la dilazione, dovrà essere pagata entro il 30 ottobre». La domanda per ottenere la rateizzazione, una volta firmata, dovrà essere inviata via fax all’ufficio Tari, spedita in allegato via email all’indirizzo tari@comune.catania.it, oppure consegnata agli sportelli del palazzo dei Chierici, in piazza Duomo, o in uno di quelli della municipalità, dove sarà possibile anche far stampare la domanda.


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I catanesi, da alcuni giorni, stanno ricevendo a casa i bollettini di pagamento per la tassa sui rifiuti, che da quest'anno ha cambiato nome da Tarsu a Tari. Ma i problemi restano gli stessi: file agli sportelli per richiedere gli sgravi e le rateizzazioni. Il problema è stato sollevato in Consiglio comunale da due consiglieri, Sebastiano Anastasi e Giuseppe Catalano, che però non ricevono risposta dalla giunta. Ma proprio ieri una nota dell'assessore al Bilancio giuseppe Girlando spiegava l'iter da seguire: «Basta scaricare la domanda di rateizzazione e il bollettino vuoto dal sito del Comune, e poi spedirlo via fax o email»

I catanesi, da alcuni giorni, stanno ricevendo a casa i bollettini di pagamento per la tassa sui rifiuti, che da quest'anno ha cambiato nome da Tarsu a Tari. Ma i problemi restano gli stessi: file agli sportelli per richiedere gli sgravi e le rateizzazioni. Il problema è stato sollevato in Consiglio comunale da due consiglieri, Sebastiano Anastasi e Giuseppe Catalano, che però non ricevono risposta dalla giunta. Ma proprio ieri una nota dell'assessore al Bilancio giuseppe Girlando spiegava l'iter da seguire: «Basta scaricare la domanda di rateizzazione e il bollettino vuoto dal sito del Comune, e poi spedirlo via fax o email»

I catanesi, da alcuni giorni, stanno ricevendo a casa i bollettini di pagamento per la tassa sui rifiuti, che da quest'anno ha cambiato nome da Tarsu a Tari. Ma i problemi restano gli stessi: file agli sportelli per richiedere gli sgravi e le rateizzazioni. Il problema è stato sollevato in Consiglio comunale da due consiglieri, Sebastiano Anastasi e Giuseppe Catalano, che però non ricevono risposta dalla giunta. Ma proprio ieri una nota dell'assessore al Bilancio giuseppe Girlando spiegava l'iter da seguire: «Basta scaricare la domanda di rateizzazione e il bollettino vuoto dal sito del Comune, e poi spedirlo via fax o email»

I catanesi, da alcuni giorni, stanno ricevendo a casa i bollettini di pagamento per la tassa sui rifiuti, che da quest'anno ha cambiato nome da Tarsu a Tari. Ma i problemi restano gli stessi: file agli sportelli per richiedere gli sgravi e le rateizzazioni. Il problema è stato sollevato in Consiglio comunale da due consiglieri, Sebastiano Anastasi e Giuseppe Catalano, che però non ricevono risposta dalla giunta. Ma proprio ieri una nota dell'assessore al Bilancio giuseppe Girlando spiegava l'iter da seguire: «Basta scaricare la domanda di rateizzazione e il bollettino vuoto dal sito del Comune, e poi spedirlo via fax o email»

I catanesi, da alcuni giorni, stanno ricevendo a casa i bollettini di pagamento per la tassa sui rifiuti, che da quest'anno ha cambiato nome da Tarsu a Tari. Ma i problemi restano gli stessi: file agli sportelli per richiedere gli sgravi e le rateizzazioni. Il problema è stato sollevato in Consiglio comunale da due consiglieri, Sebastiano Anastasi e Giuseppe Catalano, che però non ricevono risposta dalla giunta. Ma proprio ieri una nota dell'assessore al Bilancio giuseppe Girlando spiegava l'iter da seguire: «Basta scaricare la domanda di rateizzazione e il bollettino vuoto dal sito del Comune, e poi spedirlo via fax o email»

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