Caos Formazione a Palermo: alcuni lavoratori minacciano di togliersi la vita

LA CIRCONVALLAZIONE E’ PARALIZZATA PER LA PROTESTA ESTREMA DI UN GRUPPO DI OPERATORI STANCHI DI ESSERE PRESI IN GIRO DAL GOVERNO CROCETTA. UNO DI LORO HA MINACCIATO DI BUTTARSI DA UN PONTE 

Sfiorata la tragedia poco fa davanti i cancelli dell’assessorato regionale alla Istruzione e Formazione professionale di viale Regione siciliana, a Palermo. Due lavoratori hanno minacciato e tentato il suicidio. Uno dei due aveva in braccio la propria figlia.

Da stamattina sostano un centinaio di lavoratori del settore che si sono radunati spontaneamente per incontrare all’assessore Nelli Scilabra e chiederle lo sblocco dei pagamenti, la certezza sull’avvio della terza annualità senza tagli e garanzie per il futuro lavorativo messo a rischio dal disegno di legge di riordino del settore.

Attesa vana, quella dei lavoratori. Perché l’assessore Nelli Scilabra, a quanto è stato riferito, non era in sede.

Ed allora ecco scattare la reazione che non ti aspetti.

Gesti estremi, quelli posti in essere, in due distinti momenti da due lavoratori: uno appartenente all’ente di formazione Ecap di Palermo ed l’altro sospeso da oltre un anno dallo Ial Sicilia per i noti fatti legati alla revoca dell’accreditamento ai danni dell’ente.

Il dipendente dell’Ecap, Marco Barbarino, con la figlia in braccio, ha minacciato di buttarsi dal ponte del viadotto sopra la bretella autostradale. Sono stati momenti di grandissima tensione sedati dall’intervento della Digos che ha dissuaso l’operatore mettendo in salvo la piccola, consegnata a parenti presenti alla scena.

Il lavoratore, però, è rimasto in bilico sul guardrail continuando la sua protesta estrema.

È scoppiato a piangere, raccontano al giornale alcuni dei lavoratori presenti al sitin. Il lavoratore sta sfogando la rabbia e l’ira per un’emergenza sociale esplosa da tempo e che oramai descrivere è superfluo.

Il lavoratore dello Ial, invece, Costantino Guzzo, si è cosparso di benzina e con l’accendino in mano ha ripetutamente minacciato di darsi fuoco. Altri momenti di panico vissuto da tutti i presenti. Il dramma è stato evitato fino a questo momento grazie al prezioso intervento dei colleghi lavoratori, dei funzionari della Digos, dei Vigili del Fuoco ed i Carabinieri.

“Se entro oggi non ho i soldi per campare la famiglia – grida al nostro giornale Costantino Guzzo – mi do fuoco, l’ho giurato a mia moglie ieri sera”.

In questo momento altri lavoratori si sono affiancati a Barbarino ed in bilico sono ad un passo dal vuoto.

È stato bloccato il traffico sulla bretella autostradale sottostante e sulla via in superficie che costeggia l’0netrata dell’assessorato. In questo momento la città di Palermo e semi paralizzata.

Alle forze dell’ordine si sono aggiunti gli operatori del Servizio 118.

È davvero incredibile che debba scapparci il morto per cambiare qualcosa in questa ‘buttanissima Sicilia’ come dice Pietrangelo Buttafuoco.

 

Giuseppe Messina

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