Sarebbe stato un autocompattatore della raccolta dei rifiuti in retromarcia ad abbattere il candelabro a nove bracci installato dalla comunità ebraica in piazza Università per la festa delle luci. E' questo l'esito delle indagini della Digos. Nessun atto d'intolleranza, dunque, a differenza dell'anno scorso, quando, nel giro di un paio di giorni, il simbolo religioso era stato preso di mira due volte. Il candelabro è stato ripristinato
Candelabro ebraico, nessun atto antisemita Ad abbatterlo un autocompattatore
Non ci sarebbe nessuna matrice antisemita all’origine dellabbattimento del candelabro ebraico di piazza Università. La Digos ha indagato nella giornata di ieri, ricostruendo una dinamica diversa rispetto a quella che era emersa in una prima fase. Sarebbe stato un autocompattatore della raccolta dei rifiuti, mentre eseguiva una manovra in retromarcia, a colpire accidentalmente loggetto sacro per gli ebrei. Una disattenzione dunque; niente a che vedere con gli atti verificatisi lanno scorso, quando, sempre nello stesso periodo prenatalizio, il candelabro è stato divelto due volte.
Il candelabro a nove bracci chiamato Channukkiyah, prontamente ripristinato, viene acceso dalla comunità ebraica durante la festa delle luci, la Channukah, in ogni casa e dove possibile anche nelle piazze. Catania è lunica città siciliana dove il rito avviene pubblicamente. Ogni sera, per otto giorni, gli ebrei catanesi si riuniscono in piazza Università per accendere una fiammella. Questanno la festa viene celebrata dall8 al 16 dicembre.