Gli agenti della polizia provinciale hanno fermato un uomo che, indossando una pettorina arancione, si sarebbe presentato come «un collega». Alla richiesta di ulteriori chiarimenti, l'uomo avrebbe chiamato il suo presunto «comandante» e un altro uomo. I tre avevano lo stesso distintivo poco chiaro
Canalicchio, denunce per distintivi contraffatti Placchette metalliche di «polizia giudiziaria»
Possesso di segni distintivi contraffatti. È l’accusa contestata dalla polizia provinciale etnea a tre persone appartenenti alle Guardie ambientali, trovate in possesso di un distintivo con la scritta polizia giudiziaria. Il fatto si è verificato nella mattinata di giovedì in un’arteria viaria del quartiere Canalicchio, a Catania. Gli agenti lo hanno scoperto durante uno specifico servizio di controllo del territorio.
In particolare, la polizia provinciale ha effettuato un controllo su un uomo che indossava una pettorina arancione, con la dicitura del Comune di Catania, nonché quella del consorzio Sen.Eco. L’uomo al momento del controllo si sarebbe presentato agli agenti della provinciale come «un collega», mostrando successivamente ai poliziotti un tesserino con la scritta «Guardie ambientali», nonché una placca metallica recante la scritta «polizia giudiziaria». L’associazione «Guardie ambientali» agirebbe sul territorio affinché il conferimento dei rifiuti da parte dei cittadini, come prevedono le disposizioni comunali che regolamentano il servizio di nettezza urbana, venisse rispettato in toto. Secondo quanto specificato dagli agenti della provinciale, il servizio deriva da accordi con l’ente comunale catanese.
Gli agenti, però, avrebbero iniziato a porre domande all’uomo, visto che la placchetta di polizia giudiziaria non avrebbe dovuto essere in suo possesso. Su questo tema, la guardia ambientale avrebbe avvisato il responsabile dell’associazione che si sarebbe recato nella zona di Canalicchio per interloquire con i poliziotti, accompagnato da un altro collega. Alle forze dell’ordine si sarebbe presentato come «il comandante», mostrando la stessa placchetta. Alla fine, i tre esponenti delle guardie ambientali sarebbero stati portati al comando della provinciale per chiarire la situazione e contattare la prefettura di Catania per sciogliere il nodo. I tre sono stati denunciati a piede libero per possesso di segni distintivi contraffatti.