Una sanzione amministrativa di mille euro per aver fatto suonare ad ogni ora le campane di due chiese oltre i limiti di decibel consentiti dalla legge. «Gli abitanti sono rammaricati di non sentirle più», dice il parroco
Campane della chiesa rumorose, parroco multato Un cittadino si rivolge all’Arpa, stop ai rintocchi
Tanti tocchi quante sono le ore in cui le campane suonavano. Funzionava così il
segnale orario della Chiesa Madre e della Chiesa di San Sebastiano di Cerami,
piccolo centro in provincia di Enna. Dove il servizio è stato sospeso a seguito della segnalazione di un abitante all’Arpa. L’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente ha accertato la violazione dei decibel consentiti dalla legge. Trasgressione a cui
ha fatto seguito l’irrogazione di una sanzione di mille euro da parte del Comune di
Cerami nei confronti di don Michele Pironaci, parroco di entrambe le chiese.
Non era bastata la riduzione dei rintocchi da parte della Chiesa Madre di Cerami –
prima previsti ogni quarto d’ora – a sedare le lamentele di un cittadino, disturbato
dalle campane ecclesiali. Da due anni a questa parte, infatti, don Pironaci aveva
disposto che suonassero soltanto ogni ora, senza altri intervalli di tempo. Il
denunciante, però, ha chiesto un accertamento fonometrico direttamente all’Arpa
di Enna, che, con un accertamento effettuato dalla sua abitazione, ha rilevato
effettivamente il superamento dei decibel consentito dalle norme vigenti.
«Di fatto siamo trasgressori di una legge – afferma il parroco – ma si tratta di una
norma probabilmente emanata per le grosse città. Questo è un piccolo centro, dove i
rintocchi delle campane fungono anche da segnale di presenza per gli abitanti che
infatti sono rammaricati di non sentirle più». E in effetti anche su Facebook si moltiplicano i commenti di disapprovazione per la sanzione. Il divieto naturalmente
riguarderà soltanto il segnale orario, ma non le funzioni religiose, che, come
ribadisce don Pironaci, «continueranno ad essere accompagnate dai rintocchi, in
quanto espressione della libertà di culto tutelata dalla Costituzione».