Lungo corso Indipendenza decine di lavoratori della Dusty si sono riuniti per la commemorazione tra applausi e mascherine abbassate. A fare discutere oltre alle modalità è il passato dei parenti di Tiziano Monaco. Guarda il video
Camion dei rifiuti in corteo per l’ultimo saluto al collega In estate gambizzato un figlio. L’altro accusato di mafia
Decine di lavoratori, con addosso la divisa da lavoro della società della nettezza urbana Dusty, che sostano sotto un balcone di corso Indipendenza, a Catania, mentre affacciati ci sono familiari del defunto Tiziano Monaco, morto in maniera prematura ma non per questioni legate al Covid-19. Una commemorazione per l’ex collega che viene immortalata in un video, pubblicato su Facebook, dal figlio della vittima. Il fatto risale alla sera del 16 novembre scorso, pochi minuti prima delle 22, ossia l’orario in cui in tutta Italia scatta il coprifuoco. In corso Indipendenza la pandemia però sembra solo un ricordo. Pochi indossano la mascherina di protezione, tanti la tengono abbassata al mento tra baci e abbracci.
La strada è letteralmente bloccata. Non solo per la presenza dei lavoratori ma anche perché lungo la carreggiata ci sono parcheggiati almeno dieci mezzi per la raccolta dei rifiuti. Il momento più toccante arriva quando un lavoratore intona l’Ave Maria. I colleghi ascoltano in silenzio mentre chi registra il video trattiene a stento le lacrime. Così fino alla fine della canzone, con tanto di applauso e suonata di clacson. Ultimi istanti prima di cominciare il turno di lavoro notturno. Il caso però, sollevato da Live Sicilia, non è passato inosservato e presto potrebbe finire al vaglio degli inquirenti. La famiglia Monaco è molto conosciuta nel rione di San Berillo Nuovo, specie per la vicissitudini giudiziarie di due figli della vittima.
Salvatore Manuel Monaco il 7 agosto scorso è stato gambizzato con un colpo di pistola. Un fatto avvolto nel mistero perché la vittima, che si presentò spontaneamente al Pronto soccorso del Garibaldi-Nesima, si limitò a dire di avere avuto un litigio, senza però fornire troppi dettagli agli inquirenti. Il fratello, Cristian, è invece considerato un esponente di spicco del clan mafioso dei Cappello con una particolare influenza proprio nel quartiere San Berillo Nuovo. Monaco è stato coinvolto nell’operazione antimafia Camaleonte. Secondo gli inquirenti sarebbe legato al gruppo di Mario Strano, ex luogotenente dei Santapaola poi avvicinatosi ai Cappello.
Contattato da MeridioNews l’assessore all’Ecologia Fabio Cantarella spiega «di avere mandato una lettera ufficiale alla Dusty per capire chi doveva vigilare e chi non lo ha fatto». L’azienda, secondo quanto trapela in queste ore, non ha in alcun modo autorizzato i dipendenti a effettuare la celebrazione. E probabilmente, essendo dei comportanti che danneggiano l’immagine, si valuteranno eventuali azioni disciplinari.