L'intervento di Enrico Escher sull'iniziativa del nostro magazine: "Una piccola trovata ha agitato le acque della nostra facoltà, portando un brivido daltri tempi"
Cambiare la prospettiva
Cambiare la prospettiva? Gli studenti giudicano, i professori incassano? La mente perversa del nostro caro ministro ne ha pensata unaltra delle sue: gliela faccio vedere io a questi che mi stanno rompendo le scatole. Gli studenti danno i voti ai proff. e io li pago in base a questi.
Ho semplificato e banalizzato, ma in fondo il succo è questo. Step1 ha provato a giocare con questa materia incandescente. Forse i ragazzi hanno commesso qualche errore di inesperienza, sono perfettamente daccordo con Granozzi quando dice che il sondaggio on line avrebbe potuto essere giocato su tasti più goliardici.
Non è bello tra laltro come è capitato a qualche prof. – trovarsi sul banco dei cattivi senza sapere bene perché. Ma liniziativa del nostro magazine di facoltà, devo confessarlo, mi ha divertito davvero.
Intanto arrossisco già mentre lo scrivo sono subito corso a vedere come mi ero piazzato. Ah lumana vanità! Non è andata tanto male e quindi ho tirato un bel sospiro di sollievo. E quando ho visto che cera la possibilità del voto on line sono stato tentato di passare la voce ai miei ragazzi: facciamo un golpe, la comunicazione al potere.
Poi, allimprovviso un ritornello ha cominciato a ronzarmi in testa, faceva più o meno così: scemo, scemo. Era il ricordo di una canzone di Vecchioni che arrivava, provvidenziale, a salvarmi.
Superate le tentazioni, sconfitto il demonio sono di nuovo pronto ad affrontare il mondo, ma che paura! Ho rischiato di perdermi per sempre negli abissi della vanità.
A voi, diavoli vestiti da angeli, però non la perdono proprio. Se mi capita uno allesame vedrete: la santità non dura per sempre, si concede delle pause.
In secondo luogo, lasciando da parte lo scherzo, una piccola trovata ha agitato le acque della nostra facoltà, portando un brivido daltri tempi. E questo non è male, perché ha aperto un dibattito che sicuramente sarà interessante e produttivo.
In terzo luogo perché, contrariamente ai giornali veri, dove sarebbe successo esattamente quello che ha coloritamente descritto Luciano, da noi leditore di riferimento, la facoltà, non ha mandato nessuno a spalare merda. Segno di una maturità e di unapertura che, credetemi, non è facile da trovare in giro.
Enrico Escher