Nei doni portati questa mattina a palazzo Reale dal comitato Esistono i diritti non c'era carbone, ma il testo del disegno di legge che, dopo l'approvazione della commissione Affari istituzionali, non è ancora stato calendarizzato in aula
Calze della Befana per i deputati dell’Ars «Ricordiamo loro il ddl sulle unioni civili»
Calze della Befana per i deputati regionali dell’Ars che ancora non hanno approvato il disegno di legge sull’istituzione del registro delle unioni civili in Sicilia. A donarle il comitato Esistono i diritti che stamattina ha organizzato un sit-in di davanti a Palazzo Reale, sede appunto dell’Assemblea regionale siciliana, per chiedere che il testo sia varato al più presto da Sala d’Ercole.
Il ddl Unioni civili -norme contro la discriminazione determinata dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere di cui è primo firmatario il parlamentare del Pd Antonello Cracolici, è stato approvato a larga maggioranza dalla Commissione Affari istituzionali lo scorso 18 dicembre. Un sostegno trasversale che si dovrebbe riflettere anche sul voto d’Aula. Il problema, però, è che il testo finora non è stato calendarizzato, da qui la manifestazione di stamattina.
«Vero è che è passato poco tempo dall’approvazione in Commissione – dice a Meridionews il presidente del Comitato Gaetano D’Amico – ma è anche vero che per i deputati i diritti civili sono un optional e trovano sempre una scusa per rimandare le discussioni sul tema. Stamattina abbiamo voluto ricordare che la nostra attenzione è alta e che questo disegno di legge, laico e liberale, è una conquista civile non solo per i gay, ma anche per le coppie eterosessuali. Da militante storico del movimento Radicale, non ho alcun dubbio. A differenza del ddl presentato da Fabrizio Ferrandelli che parla di difesa dei diritti dei gay, questo, nella sua prima versione presentato quattro anni fa da Pino Apprendi, è completo e include tutti».
Ma cosa c’è nella calze regalate ai deputati? «Niente carbone, al momento siamo ancora fiduciosi. Abbiamo inserito il testo del ddl. Io la mia l’ho donata a Francesco Cascio che da presidente dell’Ars aveva garantito il suo sostegno, ma che sembra avere cambiato idea. Rossana Tessitore, la portavoce del nostro comitato, l’ha regalata invece all’attuale presidente dell’Ars per sensibilizzarlo sul tema, mentre il consigliere comunale Alberto Mangano l’ha donata a Ferrandelli in segno di protesta contro il suo ddl».
Il disegno di legge di Cracolici ha avuto il sostegno di molti intellettuali e artisti e pure di esponenti del clero: tra questi Andrea Camilleri, Franco Battiato, Lando Buzzanca, padre Cosimo Scordato, Salvo Tessitore. Il Comitato nasce quattro anni fa, subito dopo il Gay pride «di cui non condividiamo lo spirito – dice il presidente – perché per noi la difesa dei diritti civili non deve riguardare una corporazione, ma tutti». Da allora, subito dopo la presentazione del primo disegno di legge sul tema, il gruppo ha organizzato appelli e petizioni online che hanno portato al coinvolgimento delle personalità dello spettacolo e della cultura, oltre che della politica.