Santino La Placa era precipitato quattro giorni fa, mentre raccoglieva funghi nelle campagne di contrada Scaleri, a Santa Caterina Villarmosa. Nonostante il ricovero d'urgenza all'ospedale Sant'Elia, non ce l'ha fatta. I primi soccorsi gli sono stati dati dai fratelli, presenti sul posto al momento dell'incidente
Caltanissetta, morto il 38enne caduto nel burrone Aveva appena finito di scontare pena in carcere
È avvenuto alle 8.15 di stamane all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta il decesso per cause naturali del 38enne di Santa Caterina Villarmosa, Santino La Placa, caduto in un burrone lo scorso 6 aprile nelle campagne di contrada Scaleri mentre raccoglieva funghi.
I medici del reparto di Rianimazione hanno infatti constatato il decesso per aneurisma celebrale e la salma è stata restituita alla famiglia su disposizione del pm di turno, Elena Caruso. Giovedì mattina il 38enne era insieme a due fratelli nelle campagne di contrada Scaleri per raccogliere funghi e altre erbe selvatiche. Si erano addentrati nelle campagne quando lo sfortunato trentottenne avrebbe perso i sensi prima di precipitare in un burrone. I fratelli, che si trovavano a qualche metro di distanza, hanno assistito alla scena.
Sono stati loro a recuperare il corpo di La Placa e caricarlo in auto per andare incontro all’ambulanza del 118 che nel frattempo era stata avvertita. Sul posto anche una pattuglia dei carabinieri della locale stazione e la polizia municipale. Vista la gravità della situazione, anche per i numerosi traumi riportati nella caduta dal precipizio, i sanitari hanno chiesto l’intervento dell’elisoccorso che in pochi minuti è arrivato a Santa Caterina per trasportare l’uomo in ospedale. Da qui il ricovero nel reparto di rianimazione dell’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta dove dopo cinque giorni di agonia La Placa è morto.
La vittima dell’incidente da qualche tempo aveva finito di scontare una condanna per tentato omicidio per un agguato avvenuto nel febbraio 2007 ai danni di una coppia di agricoltori di Montedoro, marito e moglie, che di ritorno in auto da Santa Caterina insieme alla figlia di quattro anni, riuscirono a fuggire.