La riserva è un prezioso patrimonio naturalistico per tutto il Calatino, ma purtroppo è esposta a minacce di vario genere. In azione i carabinieri a Granieri e a Mazzarrone, anche per quanto riguarda illeciti nella viticoltura
Caltagirone, mollano spazzatura nel Bosco di Santo Pietro Tre persone deferite. A Mazzarone blitz su raccolta dell’uva
Spazzatura nel Bosco di Santo Pietro, riserva naturale a Caltagirone. Tre persone del posto sono state deferite dai carabinieri del nucleo Agro-ambientale, alimentare e forestale di Catania in collaborazione con i militari della stazione di Granieri. I soggetti sarebbero stati beccati mentre abbandonavano rifiuti lungo la strada provinciale 34 che scorre all’interno del sito di grande interesse naturalistico.
Il Bosco di Santo Pietro rappresenta il residuo di una antico querceto, il più vasto dell’Italia meridionale quando si estendeva fino al Nisseno e Scoglitti, nel Ragusano. Un patrimonio purtroppo esposto a numerosi rischi: gli incendi, l’abbandono di rifiuti, allevamenti abusivi e il prelievo pirata di sughero.
Nella stessa giornata, assieme ai carabinieri di Mazzarrone, i militari del Centro anticrimine natura di Catania, hanno accertato alcune irregolarità nella gestione dei sottoprodotti del settore della viticoltura, in contrada Lavoro. Residui della raccolta delle uve sarebbero stati gestiti senza apposita registrazione e comunicazione, in difformità alla normativa comunitaria. Le irregolarità sono state segnalate all’Ispettorato Controllo Qualità e Repressione Frodi di Catania.