Dopo oltre venti giorni di attesa, Nicolò Bonanno ha comunicato i nomi della sua giunta comunale. «È una compagine nata in assoluta libertà, senza diktat di alcuno», assicura il sindaco. Ma lo schieramento politico avversario si mostra scettico: «Dobbiamo ancora scoprire chi lo sostiene, su quale maggioranza può contare», afferma Paolo Crispino, consigliere di centrosinistra
Caltagirone, Bonanno nomina la giunta Dubbi dell’opposizione: «Chi lo sostiene?»
Dopo oltre venti giorni Caltagirone ha nuovamente una giunta a sostegno del primo cittadino Nicolò Bonanno. Il sindaco calatino ha comunicato stamattina i nomi della sua nuova squadra, formata dal vicesindaco Settimo De Pasquale e dagli assessori Roberto Gravina, Mario Marino, Fabrizia Palazzo, Chiara Gulizia ed Egidio Sinatra. «È una compagine nata in assoluta libertà, senza diktat di alcuno», assicura Bonanno. Ma dall’opposizione la domanda principale è quale sia l’orientamento del nuovo esecutivo. «Non riusciamo a capire che connotazione politica abbia», spiega Paolo Crispino, consigliere comunale di centrosinistra. I membri del consiglio e un gruppo di lavoratori della piscina comunale, nei giorni scorsi hanno avviato un’occupazione a oltranza l’aula di rappresentanza di palazzo delle Aquile. Una sola la richiesta: o la nuova giunta o le dimissioni.
«Ieri sera l’occupazione è finita, dopo una manifestazione in piazza», racconta il consigliere. Sottolineando che non c’è «nulla di personale» nei confronti dei nomi selezionati da Bonanno, «dobbiamo ancora scoprire chi lo sostiene, su quale maggioranza può contare». Nicolò Bonanno, dal canto suo, afferma che si tratta di una «squadra formata da persone libere, con cui vogliamo portare una ventata di freschezza». L’opposizione, adesso, attende il primo cittadino e la nuova giunta in aula. «Dobbiamo fare presto», ammonisce Crispino. Il Comune calatino ha già mancato l’appuntamento – scaduto il 31 marzo – con la consegna della certificazione sul mantenimento dei vincoli del patto stabilità. Questo determinerà la decurtazione dei trasferimenti statali da parte del ministero degli Interni. Un momento non facile, per un’amministrazione che deve già affrontare una situazione finanziaria precaria.