Il difensore, in rossoblu da un paio di mesi, ha conquistato con gli emiliani la Viareggio Cup, vera e propria fucina di campioni. E sul futuro: «Sogno di arrivare in serie A, magari con la Juventus che è la squadra per cui tifo»
Calcio, la grande favola del giovane Davide Dama Da Milazzo al trionfo nel Viareggio col Bologna
Dal Torneo di Viareggio sono venuti fuori grandi campioni. Basta andare a spulciare i nomi delle scorse edizioni per scovare gente come Zoff, Facchetti, Scirea, Bruno Conti, Bettega, Ciccio Graziani e, più recentemente, i vari Roberto Baggio, Fabio Cannavaro, Nesta, Totti, Pirlo e Del Piero. E un futuro roseo è ciò che spera per lui anche Davide Dama, giovane difensore milazzese di 18 anni, che ha vinto l’edizione di quest’anno della Viareggio Cup con il suo Bologna: «Un’emozione inspiegabile. Non immaginavo di arrivare fin qui e di trovare un gruppo fantastico. Siamo tutti uniti e mi hanno accolto benissimo». Anche perché il ragazzo, classe 2001, è arrivato in Emilia-Romagna soltanto un paio di mesi fa, quando il club rossoblu lo ha prelevato dal Città di Messina, squadra di serie D. E l’opportunità di mettersi in mostra nel prestigioso Torneo di Viareggio è stata colta fino in fondo: «Turno dopo turno ci siamo resi conto che potevamo scrivere la storia e fare qualcosa di speciale. Quando siamo arrivati in finale, la Coppa ci aspettava sul campo. A Bologna questo trofeo mancava da 52 anni e dunque la competizione era molto sentita».
In finale la squadra emiliana ha avuto la meglio, ai rigori, sul Genoa. I felsinei, passati in svantaggio in avvio di ripresa, hanno raggiunto il pari nel finale imponendosi poi dal dischetto: «Abbiamo dominato nel primo tempo, poi loro hanno segnato ma noi non ci siamo mai arresi e abbiamo trovato il pareggio nel finale. Probabilmente il gol all’ultimo, dove le speranze erano sempre meno, ha galvanizzato noi e demoralizzato il Genoa. Però oggettivamente ritengo che siamo stati superiori ai nostri avversari». E non bastasse il Viareggio, questa settimana il club emiliano potrebbe festeggiare anche la vittoria del campionato Primavera 2, girone A: «Rischia di essere una settimana bella e memorabile. Con tre punti, se la Spal non vince, conquisteremo la promozione in Primavera 1. E così questi giorni sarebbero difficili da dimenticare». Il giovane calciatore è arrivato in Emilia-Romagna un paio di mesi fa, quando il club felsineo lo ha fortemente voluto: «Mi sto trovando molto bene. La città è bellissima e accogliente e molti miei compagni mi hanno aiutato moltissimo soprattutto all’inizio, quando ero un po’ disorientato. La Sicilia mi manca, è normale, ma ci alleniamo tutti i giorni e siamo sempre nello spogliatoio, quindi passo più tempo al campo che a casa. Questo mi rende molto felice, perché è quello che voglio fare fin da piccolo. E adesso voglio arrivare in alto».
Nonostante le distanze, però, Dama sente vicino a sé i propri affetti: «La mia famiglia e i miei amici mi stanno sempre vicini». Rispetto a quando giocava in serie D, sono evidenti le differenze con il professionismo: «Qui c’è una struttura incredibile, non ti fanno mancare nulla e ti fanno avere subito ciò che chiedi. Bisogna comunque avere la giusta mentalità e pensare di dover migliorare giorno dopo giorno. Questo non è un punto d’arrivo». E con i compagni di squadra il rapporto è ottimo: «Qui siamo tutti uguali, tutti giovani e allo stesso livello. Il nostro punto di forza, secondo me, è il nostro potenziale di squadra. Ritengo che possiamo arrivare veramente in alto, posso apprendere dai miei compagni che sono qui da più tempo rispetto a me».
Il difensore ha già sostenuto una seduta con la prima squadra, che in serie A sta lottando per la salvezza: «Ho fatto un allenamento con loro, lì si sente la differenza d’età. I ritmi sono alti e c’è un grande allenatore come Mihajlovic. Dal vivo non è come dicono tutti, ovvero eccessivamente severo. Poi è normale che se non lo ascolti, l’allenatore diventa duro. Spero di allenarmi ancora con la prima squadra e di continuare così». Fare bene in rossoblu è il primo step per realizzare i propri sogni, ma nel suo futuro Dama sogna anche il bianconero: «Il mio obiettivo per il futuro è quello di arrivare più in alto possibile. Mi piacerebbe giocare in serie A, magari nella Juve (ride, ndr) perché è la squadra per cui faccio il tifo. Vincere il Viareggio in soli due mesi è stata una grande emozione, adesso spero di fare il bis con il campionato. Preferisco comunque fare le cose passo dopo passo». E il milazzese è uno di quelli che, finora, ce l’ha fatta affacciandosi al calcio che conta. E per i ragazzi che sono alle prese con i propri sogni ha un consiglio prezioso: «Posso dire loro soltanto di non mollare mai. Se si ha un sogno, bisogna continuare a rincorrerlo perché se si molla – conclude – poi non si dorme più la notte».